Nel Bresciano un microsisma ogni tre giorni: la mappa

È quanto ha registrato nel 2017 l'Istituto di geofisica di Desenzano. Il Garda è la zona più sensibile
Un sismografo © www.giornaledibrescia.it
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A Brescia e provincia la terra continua a tremare. Non si registrano fenomeni di forte intensità, intendiamoci, ma un continuo susseguirsi di microscosse, alcune delle quali (quelle con una magnitudo inferiore a 2) nemmeno avvertite dalla popolazione. Nel 2017 l’Istituto di Geofisica e Bioclimatologia del Garda che ha sede nella «Specola» del castello di Desenzano ne ha registrate 134 con epicentro nel Bresciano e in particolare nella zona del Benaco.

Secondo il prof.Gianfranco Bertazzi «è un bene che l’energia si sfoghi poco alla volta. Ma, anche alla luce delle scosse, leggermente più frequenti e più violente, che si registrano nella parte veneta del Garda e in Trentino e che vengono percepite anche da noi, la situazione va monitorata con grande attenzione».

Ne è consapevole Giovanni Albini, sindaco di Gargnano, dove anche di recente (domenica 4 febbraio prima dell’ora di cena) una scossa di magnitudo 2,7 con epicentro in paese ha fatto venire la pelle d’oca a mezza comunità. «Qui - osserva - la gente è preoccupata: le microscosse con epicentro dalle nostre parti sono sempre più frequenti. Quando avvengono sento sempre le forze dell’ordine e la Protezione civile affinché si proceda a perlustrare un territorio, da 80 kmq con 13 frazioni, di certo non facile da tenere sotto controllo».

 

 

Albini non nasconde i propri timori: «Dire che i nostri edifici pubblici sono "antisismici" significa usare una "parola grossa": sono tutti parecchio datati e noi cerchiamo di sottoporli a controlli e manutenzioni. Vorremmo anche trasferire le elementari, dei primi del ’900, nella sede delle medie, ma il progetto per ora è arenato. Fortunatamente queste strutture sono state costruite bene e, anche a fronte di scosse più intense, non hanno dato segni di pericolosità».

Gargnano, nel rispetto di quanto prevede la legge 100 del 12 luglio 2012, vanta un piano comunale di protezione civile «che periodicamente aggiorniamo, ma speriamo di lasciare nel cassetto».

Appare più tranquilla Delia Castellini, sindaco di Toscolano Maderno, il paese che nel 2017 ha registrato la scossa più forte: quella di magnitudo 3,7 datata 4 giugno. «Tutti coloro che abitano da queste parti - osserva il primo cittadino - sono consapevoli di vivere in una zona che da sempre è sismica. Abbiamo reagito bene al terremoto di Salò del 2004 (5,2 gradi della scala Richter, ndr) e, anche se i nostri edifici non sono nuovi, queste piccole scosse non ci preoccupano. Io non ho nemmeno sentito l’ultima, quella di domenica 4 febbraio: ho appreso che era avvenuta quando l’ho letto sui social network. Tutti gli uffici comunali gardesani, comunque, sono attrezzati nel far applicare le norme antisismiche. Ciò che possiamo fare è prenderci cura degli edifici, eseguendo verifiche e manutenzioni. Ora, ad esempio, stiamo controllando le scuole».

Gargnano e Toscolano Maderno rientrano nella zona sismica 2 (sismicità medio-alta) insieme ad altri 50 comuni bresciani, come Borgosatollo, Castenedolo, Ghedi, Mazzano, Sirmione, Villanuova e Brescia (passata dalla zona 3 alla 2). La nuova classificazione sismica regionale è entrata in vigore nell’aprile 2016. Oggi in Lombardia non esistono paesi in fascia 1 (alta sismicità) e 57 sono in zona 2. 

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