Nel Bresciano arrivano 14 milioni per i borghi storici
La fila era lunga. Ma una ventina di Comuni bresciani sono riusciti a portare a casa i contributi regionali a fondo perduto per la riqualificazione dei borghi storici. In tutto 14 milioni di euro, di fatto un quarto dell’intero budget stanziato da Palazzo Lombardia, pari a 60 milioni. Si va da Alfianello a Vezza d’Oglio, da Lonato a Iseo.
Il bando era stato lanciato lo scorso febbraio con l’obiettivo di sostenere interventi su aree o edifici pubblici per la «riqualificazione urbana e territoriale dei borghi storici in un’ottica di sviluppo locale e valorizzazione del turismo culturale». Potevano far domanda i Comuni con una popolazione fino a 30.000 abitanti (in pratica tutti i Comuni bresciani tranne la città) aventi nel loro territorio un borgo antico o un centro storico o frazione da valorizzare. I sindaci si erano subito fatti avanti. Sono infatti arrivate 333 domande per una cifra complessiva richiesta di 223 milioni di euro.
Ad agosto la Regione ha raddoppiato il budget, passato da 30 a 60 milioni, comunque insufficiente per finanziare tutti i progetti. Ieri è stata resa nota la graduatoria dei Comuni che riceveranno il contributo: 83 i paesi «premiati», 19 quelli bresciani, il gruppo più nutrito a livello provinciale. «Sono estremamente soddisfatto del risultato raggiunto - ha spiegato l’assessore regionale al territorio Pietro Foroni -. Questa procedura, finanziata interamente da Regione con una cifra pari a 60 milioni di euro, è la prova dello straordinario sforzo finanziario che l'istituzione regionale compie per valorizzare i nostri Comuni e renderli più attrattivi, in un'ottica di turismo culturale. Vogliamo avviare processi virtuosi di recupero urbano che avranno un impatto positivo anche sulla ripresa economica dei territori duramente provati dall’emergenza Covid-19»
La mappa bresciana vede l’erogazione di un milione ad Alfianello, Berzo Inferiore, Bienno, Gavardo, Iseo, Toscolano; risorse anche ad Artogne (445mila euro), Borgo San Giacomo (848mila), Gardone Riviera (341mila), Gussago (918mila), Lonato (326mila), Marcheno (192mila), Ome (803mila), Ospitaletto (600mila), Palazzolo (500mila), Pisogne (696mila), Verolavecchia (400mila), Vezza d’Oglio (900mila) e San Gervasio (999mila). Visto l’alto numero di richieste, che ha rallentato l’esame delle domande, la data entro la quale i Comuni dovranno iniziare i lavori è stata posticipata al 31 maggio 2022; il termine per presentare il certificato di collaudo è invece slittato al 22 novembre 2023. Nell’elenco annunciato da Foroni ci sono anche una dozzina di Comuni «finanziabili» ma che dovranno aspettare l’erogazione di ulteriori risorse. Tra questi anche Gargnano e Sale Marasino.
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