Nel 2022 sono state date 2500 multe per abbandono di rifiuti a Brescia

La Polizia locale ha istituito un nucleo che esamina gli scarti per trovare i responsabili e tutelare i proprietari dei terreni
Accanto ai cassonetti vengono ritrovati rifiuti di ogni tipo - Foto © www.giornaledibrescia.it
Accanto ai cassonetti vengono ritrovati rifiuti di ogni tipo - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Oltre 2.500 in un anno vuole dire quasi sette al giorno. Si tratta di sanzioni elevate dalla Polizia locale a persone o aziende che si sono rese responsabili di abbandono di rifiuti.

Una cifra impressionante che purtroppo certifica più di tante parole quanto ancora ci sia da fare per una cultura del rispetto dell’ambiente e della collettività e di corretta gestione degli scarti, di qualsiasi tipo siano. Nel corso dei dodici mesi che ci siamo lasciati alle spalle, gli uffici comunali, e la Locale in particolare, hanno ricevuto segnalazioni di tutti i tipi. Dalle telefonate o email di singoli cittadini agli esposti presentati da imprese, amministratori di condominio o dai Consigli di quartiere, ma anche le relazioni di servizio delle pattuglie impegnate nei controlli stradali o delle attività di polizia giudiziaria.

Ma a Brescia c’è anche altro: una squadra specialistica della Locale che quotidianamente, insieme a operatori e ispettori ambientali di Aprica e ai tecnici del settore tutela ambientale del Comune, monitora le zone che sono state segnalate o dove in passato si sono verificati episodi e che si prestano all’abbandono. Quando c’è una segnalazione o si individuano considerevoli quantità di rifiuti abbandonati, il personale della squadra si porta nel luogo indicato, documenta quello che trova con foto e video e avvia una serie di indagini specifiche per individuare chi può averli dispersi. In alcuni casi il Comune provvede direttamente alla rimozione, in altri intima alla persona o all’azienda che ha individuato, di rimuovere il materiale e nel caso non provveda entro il tempo stabilito eleva una ulteriore sanzione da 500 euro.

Scarti edili e di lavorazioni industriali nei campi
Scarti edili e di lavorazioni industriali nei campi

La normativa prevede che quando vengono trovati rifiuti su un terreno il proprietario deve essere sanzionato o deve rimuoverli, anche se non è stato lui ad abbandonarli. Per questo, per tutelare gli incolpevoli proprietari di terreni, Locale, Aprica e Comune pongono grande impegno nell’individuazione dei responsabili. Nell’ultimo anno poi sul territorio della città sono raddoppiate le fototrappole che presidiano gli «obiettivi sensibili» nelle zone di campagna, in collina o a ridosso delle zone industriali, fotocamere installate in punti nascosti che fotografano chi abbandona rifiuti e il mezzo con cui li trasporta.

Tra i casi più eclatanti quelli dei dipendenti di tre aziende. A Buffalora alcuni dipendenti di una ditta che ha chiuso avevano abbandonato i rifiuti in campagna, a Fornaci invece, nel parco del Mella, erano state trovate le attrezzature dismesse di una vicina officina e infine in Maddalena gli scarti edili di una ristrutturazione per cui il proprietario aveva pagato regolare smaltimento ma che l’impresa non aveva eseguito.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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