Nel 2020 in Lombardia meno incidenti ma aumenta la mortalità
Nell’anno pandemico diminuiscono gli incidenti ma non la loro gravità. Secondo il Rapporto Incidentalità 2020 - redatto da PoliS Lombardia e presentato da Roberta Rossi in occasione del webinar «La sicurezza stradale nella mobilità post-pandemia» - nella nostra regione i sinistri durante il 2020 sono stati meno di 20mila e hanno causato 317 morti. Rispetto al 2019, il calo è stato del 39% per quanto riguarda gli episodi; una diminuzione che non va di pari passo nel dato percentuale dei decessi che registrano solo un -28%.
Inoltre, l’indice di mortalità passa da 1,3 morti ogni 100 incidenti del 2019 ad 1,6 dello scorso anno. Un dato inferiore a quello nazionale che è pari a 2 ogni cento. Anche se in Lombardia l’incidentalità stradale si concentra prevalentemente sulle strade urbane (77%), il calo principale si registra sulle autostrade, anche a causa degli spostamenti ridotti soprattutto sulla lunga percorrenza. Nota negativa per quanto riguarda i decessi che aumentano, in particolar modo su strade extraurbane (provinciali, statali, ecc.) facendo registrare 5 morti ogni 100 infortuni.
Le strade deserte, insieme all’alternarsi di periodi di lockdown, coprifuoco e ulteriori restrizioni, hanno comportato una variazione rispetto alle cause: il mancato rispetto della distanza di sicurezza, delle regole di precedenza e, in generale, una guida distratta sono ciascuna all’origine del 15% del totale dei sinistri. Seguono, con l’8% dei casi, il mancato rispetto dello stop e un eccesso di velocità. Infine, PoliS ha redatto un confronto tra primo e secondo decennio degli anni Duemila.
Il quadro che emerge mostra un calo della mortalità dovuta ad incidenti stradali del 45% in Lombardia: Brescia si colloca in linea con il dato regionale (-44%), sia per quanto riguarda la città che per quanto concerne il resto della provincia. Una fotografia non del tutto in linea con le aspettative che un anno di mobilità ridotta portava con sé. La necessità di fare meglio viene anche dall’Agenda 2030 dell’Onu per lo sviluppo sostenibile (che prevedeva un dimezzamento dei morti sulle strade nell’ultimo decennio): la Lombardia presenta ancora un eccesso di 51 vittime per raggiungere l’obiettivo. Un numero ancora enorme, ma che si delinea come un traguardo più alla portata rispetto alle 216 croci di troppo che ancora si contano a livello nazionale.
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