My Lovely SuperHero, una famiglia tra casa e terapia intensiva
Fuori la situazione globale che assomiglia a un film apocalittico. Dentro la routine tra le mura di casa che continua nella sua preziosa quotidianità. Fuori vite da salvare, appese a un respiratore, i turni frenetici in corsia come in tempo di guerra. Dentro tre bambine a cui badare, le lezioni di psicosociologia a distanza, la ginnastica con le bottiglie di acqua.
Le vite di Paolo Fossati e della moglie Francesca sono al centro del blog My Lovely Superhero. Lui - collaboratore del Giornale di Brescia, critico cinematografico e docente universitario - l'ha creato due settimane fa, con un intento preciso: narrare l'emergenza coronavirus attraverso i suoi occhi e quelli di Francy, come hanno imparato a chiamarla i lettori, che è medico di Rianimazione al Civile di Brescia. Una degli operatori sanitari schierati in prima linea contro l'epidemia. «Mentre la aspetto a casa con le nostre tre figlie, ho deciso di raccontarne le avventure in un blog».
Un post dietro l'altro, ognuno uno spaccato alienante e dolce al tempo stesso, intervallato da paure, compleanni, chat con specialisti cinesi, mascherine da centellinare, lutti, album punk a tutto volume. Una famiglia tra le famiglie, che ci ricorda che dietro ogni camice, così come dietro ogni paziente, c'è una storia.
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