Muore Alessandro Tita, il farmacista di corso Martiri

Aveva ottantun anni. Dal 1991 al 2006 è stato presidente dell’Ordine professionale
Professionista: Alessandro Tita -  © www.giornaledibrescia.it
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«Andiamo da Tita». Un invito alla competenza, alla signorilità, all’accoglienza e alla leggerezza. Un invito ad incontrare un signore «d’altri tempi» per statura umana e profesisonale. Quel signore ieri ci ha lasciato. Il farmacista Alessandro Tita di corso Martiri della Libertà è morto all’età di 81 anni ed era rimasto accanto alla sua famiglia - la moglie Maria e la figlia Beatrice che con lui hanno gestito la farmacia - malgrado le difficoltà personali degli ultimi anni della sua vita.

Alessandro Tita aveva due lauree: una in Chimica industriale conseguita a Milano nel 1965 e l’altra in Farmacia all’Università di Ferrara nel 1972. Ed è dal 1972, con il nuovo assetto legislativo e la successiva istituzione del Servizio Sanitario Nazionale, che Alessandro Tita, esponente di antica famiglia bresciana (il suo cognome completo è Tita Sanvitale Simonetta) acquisisce e diventa titolare della farmacia di corso Martiri a Brescia che, nei primi anni, si chiamava «Farmacia dei Miracoli» per la vicinanza all’omonima chiesa, gioiello di arte e scultura rinascimentale.

Negli anni Settanta il dottor Tita è stato assistente universitario in Farmacologia a Brescia e responsabile della sezione Farmacologia dell’Unione tecnica farmacisti. Il ruolo, tuttavia, che gli ha permesso di esprimere maggiormente le sue capacità di relazione e interazione è stato quello di presidente dell’Ordine dei Farmacisti della provincia di Brescia, ricoperto per quindici anni, dal 1991 al 2006. È stato membro dell’Assemblea nazionale degli Ordini dei Farmacisti italiani, del Consiglio di amministrazione della Cooperativa esercenti farmacia e del Consiglio di Atf-Federfarma. Per più tornate è stato componente del Comitati etico di quella che si chiamava Asl (le cui funzioni sono oggi in parte state assunte dall’Agenzia di tutela della Salute) e del Comitato etico degli SpedaliCivili. Dal 1980 era membro dell’Ateneo di Brescia.

All’interesse per i farmaci tradizionali affiancava lo studio della fitoterapia, pratica che prevede l’uso di piante o estratti di piante per la cura delle malattie o per il mantenimento del benessere psicofisico. Nel merito, ha pubblicato due lavori. Uno sulle piante medicinali in provincia di Brescia e l’altro sull’antica farmacia di Monte Oliveto Maggiore che si trova all’interno dell’omonima abbazia in provincia di Siena.

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