Multe per 110mila euro a sei fruttivendoli del centro storico

Le violazioni contestate vanno dall'impiego di lavoratori in nero all'assenza di documenti in tema di sicurezza
Cassette di verdura da un fruttivendolo (foto simbolica)
Cassette di verdura da un fruttivendolo (foto simbolica)
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Quelle comminate fino ad ora sono solo le prime sanzioni staccate dai carabinieri del Nil per le violazioni in materia di normativa sul lavoro. Ma l’operazione che le ha fatte scattare è stata condotta in collaborazione con la Polizia Locale di Brescia e i loro accertamenti sono ancora in corso. Nel mirino sono finiti sei diversi negozi di ortofrutta in centro storico, tutti gestiti da un'unica società che ha come legale rappresentante un pachistano.

Nel complesso le sanzioni, fino ad ora, ammontano a quasi 110mila euro per una serie di violazioni che vanno dall’impiego di lavoratori in nero oppure clandestini all’omessa presentazione di importanti documenti in tema di sicurezza.

Sull’accaduto è stato lo stesso comando provinciale dei carabinieri a emettere una nota: il titolare, spiegano i carabinieri «è stato deferito in stato di libertà per aver impiegato due lavoratori extracomunitari privi di idoneo titolo di soggiorno per essere adibiti a lavoro e per omessa elaborazione del Dvr aziendale, con la conseguente contravvenzione penale di euro 47.172. Lo stesso esercente è stato sanzionato in via amministrativa per aver adibito al lavoro 11 lavoratori sprovvisti di regolare contratto di lavoro per una sanzione complessiva di euro 48.000 oltre che alla sospensione delle sei attività commerciali con ulteriore sanzione pecuniaria di euro 12.000».

Ancora in corso le valutazioni sul rispetto delle normative igienicosanitarie e dei regolamenti commerciali e di polizia urbana.

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