Multa e proteste, Morelli querelata dai vigili urbani
Oltraggio e diffamazione aggravata. Queste le accuse con cui due vigili urbani «chiamano in causa» l’assessore all’Istruzione di Palazzo Loggia, Roberta Morelli.
Al centro l’episodio del 19 marzo, quando l’assessore è stata fermata in via San Faustino perché colta alla guida mentre parlava al cellulare, senza auricolari. Colta sul fatto, secondo le ricostruzioni dei presenti, la Morelli avrebbe fatto valere il suo ruolo e la sua carica per conferire maggior forza alla sua contestazione, ricorrendo anche alla abusata espressione «lei non sa chi sono io».
Un dissenso che avrebbe poi manifestato anche ad alcuni colleghi - di turno davanti al portone di Palazzo Loggia - degli agenti che hanno firmato il verbale della discordia. Immediate le scuse dell’assessore, che ha scritto nero su bianco agli agenti: «Sono dispiaciuta che alcune mie espressioni, che pure non intendevano urtare la sensibilità di ciascuno di voi, abbiano involontariamente suscitato offesa».
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