Movida, in Carmine stop a casse bluetooth, bottiglie in vetro e bivacchi

Lo prevede la delibera voluta dalla Loggia che entrerà in vigore nei prossimi giorni. Allo studio i contapersone in Carmine
CARMINE, DUE ORDINANZE ANTIMOVIDA
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Casse bluetooth vietate, addio alle bottiglie in vetro e stop ai bivacchi. E poi tutor pagati dagli esercenti e pianificazioni più attente degli eventi. Sono alcune delle novità contenute nella delibera «Movida» presentata dalla Loggia per controllare il divertimento notturno in città.

È un vero e proprio esperimento, quello che entrerà in vigore nei prossimi giorni prima con due diverse ordinanze con azione immediata e poi - a partire dal prossimo autunno - con il cosiddetto «Piano di gestione della notte» (nomen omen) che ha l’ambizione di creare un metodo inedito per «governare la mala movida con interventi a medio e lungo termine». Si parte - non poteva essere altrimenti - dal quartiere Carmine (anche recentemente oggetto di un nuovo caso e annesse polemiche) ma i provvedimenti potranno essere estesi in futuro ad altre zone della città sulla base delle esigenze e delle criticità riscontrate.

«Non penso che il divertimento sia un problema - chiarisce la sindaca Laura Castelletti per motivare i provvedimenti -, ma anzi è sinonimo di una città viva che sa accogliere i giovani. Credo fortemente che chi si trova bene a Brescia possa portare altre e nuove persone in città. Ma in alcuni casi si è andati oltre, con episodi di inciviltà ed eccessi».

Il piano prevede addirittura la possibilità di adottare dei contapersone, qualora lo studio tecnico-scientifico rilevi un numero eccessivo di avventori al Carmine. E poi sono assicurati dei premi (nuovi spazi, possibilità di implementare i plateatici) agli esercenti che rispetteranno il piano sperimentale con visibili riscontri. Ma per vedere queste misure ci vorrà ancora del tempo. Quel che è certo è che la Loggia ha deciso di intervenire per gestire il fenomeno e intende coinvolgere tutti gli attori interessati dalla partita: residenti, esercenti, utenti. In particolare «le imprese devono avere un ruolo pro-attivo. Proveremo ad affrontare il fenomeno dalla base ma non mancherà l’aspetto repressivo» assicura Valter Muchetti, assessore alla Sicurezza e alla Polizia locale.

E quindi multe per chi userà le casse in strada (se non autorizzate), per chi consumerà in zone proibite e per chi venderà alcolici in vetro e oltre l’orario stabilito.  «Non essendoci esperienze simili in Italia ma forse neanche in Europa - spiega l’assessore alle Attività produttive Andrea Poli - procederemo a fare da apripista, ma Brescia non è un principato, quindi l’interlocuzione dovrà essere più ampia e dovrà coinvolgere altre istituzioni». 

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