Movember, torna la prevenzione «coi baffi» per Fondazione Ant

Un ventaglio di iniziative a Brescia e provincia per raccogliere fondi e andare in meta con i controlli oncologici
Una parte del «team» di sostenitori, organizzatori e volontari ieri in Loggia per la presentazione - Foto © www.giornaledibrescia.it
Una parte del «team» di sostenitori, organizzatori e volontari ieri in Loggia per la presentazione - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Diciamo che è capitato tutto al contrario: quella visita gli si è palesata davanti all’improvviso o, per dirla con le sue parole, «per caso». Lui neanche ci voleva entrare nella stanza, ma «lei» - quella mezzora di vuoto, scampolo di un appuntamento saltato - era lì di fronte, troppo sfacciata per accettare una seconda porta richiusa in faccia. E così si sono «sbattuti contro»: lui ha varcato la soglia, ha colmato il vuoto, ha accontentato l’ambizione di «lei». E «lei», quella parentesi di mezzora che sembrava essere così insignificante, gli ha salvato la vita.

Lui è Carlo Fazzari (rugbista, classe 1990) e quel 5 novembre, quando il dottor Giuseppe Mirabella (urologo all’ospedale Civile) gli ha diagnosticato «il tumore a cui gli uomini non pensano mai», gli si è appiccicato addosso. Al punto che l’opportunità «salva vita» vuole continuare a diffonderla a più persone possibili. A partire dalla campagna - di scena anche a Brescia dal 2013 - firmata «Movember», un movimento che il messaggio ce l’ha scritto direttamente in faccia: un paio di baffi per ricordare alla platea maschile di fare prevenzione.

Fazzari è diventato testimonial (oltre che promotore) di Movember, mettendo al servizio della prevenzione, gratuitamente, spazi e strumentazione medica del suo poliambulatorio, il Ptc di via Ugoni dove propone visite gratuite il 9 e il 23 novembre (030.280248).

Il team del «mese coi baffi», ormai sempre più organizzato e promosso dai giocatori di rugby, ha messo in campo anche per questa ottava edizione un ventaglio di iniziative per raccogliere fondi a sostegno dell’Associazione nazionale tumori che - spiega Antonio La Marca, delegato della Fondazione Ant - «ha come core business proprio i progetti di assistenza socio-sanitaria domiciliare gratuita ai malati di tumore, la ricerca e la prevenzione».

Tre le giornate di controlli urologici col timbro Ant (il 9 a Lumezzane, il 16 a Manerbio e il 23 a Gussago, 030.3099423), mentre il palinsesto che mette in rima prevenzione, beneficenza e divertimento aprirà il sipario, come tradizione vuole, la sera di Halloween al Carmine, dove andrà in scena il taglio della barba così da preparare il viso a sfoggiare i caratteristici baffi; poi, si proseguirà con un tour alternativo del centro, partecipando al Pub golf .

Quello del 31 sarà solo il via di un percorso in dodici tappe (accanto il programma) che, sottolinea Alessandro Cudicio, organizzatore di Movember Bs, ha due obiettivi: fare prevenzione rispetto ai tumori alla prostata e ai testicoli e raccogliere fondi per donare il ricavato ad Ant (attraverso la vendita di gadget, gli eventi goliardici, artistici, sportivi e musicali).

La sensibilizzazione e l’informazione riparte anche e soprattutto dai giovani, non a caso quest’anno sarà coinvolto anche un Cfp cittadino. «I tumori urologici sono perlopiù asintomatici, ma ogni anno ne sono attesi circa 38mila casi - sottolinea il dottor Mirabella -. Una visita attiva è necessaria e può fare la differenza: fino ai 50 anni quello al testicolo è il primo tumore per incidenza, attorno al 19% degli uomini». Di qui, l’appello: «Come le donne vanno dal ginecologo, gli uomini devono andare dall’urologo perché prima si fa diagnosi e meno si deve intervenire. E questo salto culturale va fatto per e con i giovani, spesso troppo timidi a farsi avanti, ma che rischiano, da quando non c’è più la visita di leva, di arrivare troppo tardi ad affrontare il problema» conclude Mirabella.

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