Mostre, libri, caffè e spogliatoi: Casa Marte pronta a ottobre
L’appuntamento è semplicemente posticipato di una manciata di mesi. Colpa, anche qui, dell’emergenza Covid che aveva congelato i cantieri: non appena è stato possibile, comunque, ruspe e operai si sono subito rimessi all’opera, affrontando anche gli «effetti collaterali» delle ultime intemperie. La macchina dei lavori è stata insomma riazionata a tutto ritmo e il nuovo «invito» per i cittadini è tra due mesi esatti. Dalla metà di ottobre, infatti, si potrà sorseggiare un caffè all’aperto sfogliando il proprio libro del momento, magari mentre si aspettano gli amici per visitare in compagnia uno degli allestimenti temporanei, posizionati al primo piano.
E poi, perché no, salire ancora le scale e raggiungere la grande soffitta che accoglierà la sala di lettura e contribuire così al BookCrossing. Tutto ciò nel parco pubblico più grande del centro: Campo Marte. Come sarà. Nel dettaglio, come si presenterà ai bresciani la nuova «casa Marte»?
Il progetto (firmato dall’architetto Rossana Bettinelli ed esito della progettazione partecipata alla quale hanno contribuito Consigli di quartiere e associazioni del territorio) si snoda su due livelli. Al piano terra, affacciato su via Foscolo, troverà posto il bar «tavola fredda», che sarà affiancato da uno spazio multiuso già arredato e munito di impianti utili ad accogliere incontri pubblici: per questo dovrà essere a disposizione del Comune, per attività istituzionali fino a un massimo di 50 mattine, pomeriggi o sere all’anno. «Il bando per la gestione della zona ristoro - svela il sindaco, Emilio Del Bono - ha destato molto interesse e sono stati eseguiti parecchi sopralluoghi. Saranno gli stessi gestori, poi, a coordinare anche lo spazio docce e spogliatoi». Sopra, si alterneranno invece una serie di piccole sale: la più grande sarà dedicata alle iniziative del territorio, mentre nella porzione soppalcata nascerà l’attesissima e acclamatissima sala lettura con lo spazio per lo scambio dei libri.
Diversi gli ingressi: oltre che dal vialetto interno al parco, si potranno raggiungere bar e palazzina anche da via Campo Marte, accesso in cui verrà posizionato l’ascensore (la struttura dell’elevatore è già installata) e che consentirà di poter partecipare alle eventuali attività anche nelle ore serali, qualora il parco fosse già off-limits per il pubblico.
Un progetto, quello del recupero della palazzina, che - ricorda il sindaco - «rappresenta solo l’ultimo tassello del grande lavoro di rigenerazione che ha visto protagonista il parco dedicato a Sam Quilleri, già meta prediletta per coloro che vogliono allenarsi all’aperto, specie da quando è stata realizzata la piastra sportiva».
Le opere, insomma, proseguono: la facciata è stata ritinteggiata a nuovo, a giorni saranno montate le due scale a chiocciola per raggiungere il soppalco e a breve è atteso l’allacciamento della fibra con i punti wi-fi, così da potersi connettere sia all’interno sia all’esterno. Il tutto nonostante gli imprevisti: Covid a parte, a lasciare la propria impronta sul campo militare Quilleri sono stati purtroppo i nubifragi dell’11 e del 24 luglio. Che - spiegano dal settore Urbanistica - hanno provocato la caduta di molti grandi alberi nel parco: «Un cipresso ha distrutto la baracca-ufficio del cantiere, un altro albero si è abbattuto sul manufatto esterno adibito a servizi igienici provocando gravi danni alla copertura» sottolineano gli uffici comunali.
Cosa fare dunque? Nell’arco di qualche settimana sono state rimosse le radici «che però, imprevedibilmente, invadevano la futura area a verde ed è quindi stata modificata la pendenza». Non solo. Per prevenire futuri contraccolpi, «è stata realizzata una vasca di raccolta e dispersione della pioggia, opera che non era inizialmente prevista nel progetto iniziale. Questo - aggiungono i tecnici - perché le quote nel parco di Campo Marte sono state innalzate dai recenti lavori nelle aree sportive».
Un cantiere, quello per rimettere a nuovo la palazzina che, complessivamente «vale» 1.191.000 euro: di questi, 171mila euro sono stati risparmiati e reinvestiti per potenziare l’illuminazione, per gli arredi e la rete wi-fi.
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