Mostre in Santa Giulia, la Loggia dice no al ritorno di Goldin
Una mostra in Santa Giulia nel 2016 per festeggiare i vent’anni di Linea d’Ombra nella città che ha dato maggiori soddisfazioni al suo direttore. L’argomento? L’arte francese tra il 1840 e il 1910, impressionismo compreso. Un progetto destinato però a rimanere solo su carta.
Stiamo parlando di Marco Goldin, l’uomo delle grandi mostre che nelle scorse settimane ha presentato in Loggia la sua proposta per un allestimento da 5,4 milioni, a cui il Comune sarebbe stato chiamato a contribuire per 400mila euro, per un ritorno in grande stile nel museo della città. Per 2017/2018 Goldin ha inoltre messo sul tavolo una mostra sull’arte europea e la Grande Guerra.
Entrambe le ipotesi, sottoposte al sindaco Emilio Del Bono, sono state bocciate dopo un paio di settimane di rifilessione in Loggia e in Brescia Musei. Il vicesindaco e assessore alla Cultura Laura Castelletti ha infatti spiegato che la politica culturale del Comune e della Fondazione è più orientata alla valorizzazione passo dopo passo del patrimonio artistico e museale, ad esempio l’area archeologica appena inaugurata, che a grandi eventi dai grandi numeri.
Il no sembra chiudere definitivamente la porta a Goldin: giunto a Brescia con Corsini nel 2004, all’epoca della mostra su Monet (440mila visitatori), vi è rimasto con la sua Linea d’Ombra fino al 2009, dopo l’arrivo in Loggia di Paroli. Di un suo possibile ritorno si è parlato ufficiosamente più volte ma, per l’appunto, erano solo parole.
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