Morto tra i rifiuti dell'ex Ideal Standard, la proprietà: «Demolizione entro il 2022»

Esclusi segni di violenza sul corpo, forse è stato un malore dovuto al caldo. Definito il road map per avviare i lavori di smantellamento
Nella fabbrica abbandonata insieme a medici e infermieri anche i carabinieri del Radiomobile - © www.giornaledibrescia.it
Nella fabbrica abbandonata insieme a medici e infermieri anche i carabinieri del Radiomobile - © www.giornaledibrescia.it
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Non è la prima volta. E rischia di non essere l’ultima fino a quando non partirà la riqualificazione che può passare solo attraverso la completa demolizione. Il degrado in cui versa il complesso industriale ex Ideal Standard di via Milano sabato è stato teatro di un’altro dramma: un 52enne senegalese è stato trovato senza vita nel giaciglio di fortuna su cui si era assopito. Per fortuna, nel giorno in cui si è registrata la morte di uno dei disperati che tra le rovine dei capannoni cercava riparo, è arrivata anche la notizia, confermata da Idea Srl, da due anni proprietaria dell’area che «entro fine anno partiranno i lavori di demolizione: abbiamo trovato l’accordo». E potrà partire la realizzazione di un parco fotovoltaico.

Vita spezzata

La richiesta di aiuto al numero unico di emergenza è arrivata sabato mattina, pochi minuti prima delle 13. A chiamare i soccorsi è stato il nipote dell’uomo che ha spiegato di non essere riuscito a svegliarlo dopo che si era assopito. «Lo zio si è sentito male, doveva andare al Sert e io lo volevo svegliare ma non rispondeva» ha raccontato mentre aspettava su via Milano l’arrivo di suo padre e di altri parenti.

Nella fabbrica abbandonata insieme a medici e infermieri anche i carabinieri del Radiomobile. Esclusi segni di violenza sul corpo e anche le testimonianze degli altri senzatetto che vivono nel complesso industriale abbandonato parlano di un decesso naturale. Forse un malore dovuto al gran caldo, in un soggetto che viveva per strada e che era seguito dai servizi dell’Ats sulle dipendenze.

Il futuro

«Per prima cosa siamo dispiaciuti per la morte di questa persona: noi da tempo vorremmo demolire la struttura per evitare che possano accadere cose di questo tipo» hanno confermato i vertici di Idea Srl. L’impresa ha chiarito che «grazie ad un tavolo aperto con Palazzo Loggia abbiano definito una road map dei passaggi burocratici e amministrativi che ci porteranno ad avviare le demolizioni entro la fine di questo 2022».

Un primo passo è già stato fatto: «Abbiamo ricevuto la certificazione delle bonifiche, come quella dall’eternit, che abbiamo già eseguito e siamo in contatto con gli altri enti che sono coinvolti: la Provincia che deve autorizzare il posizionamento di un frantoio, cioè il macchinario che sminuzza e recupera il materiale di risulta, e Arpa che deve essere coinvolta dato che l’area si trova all’interno di un Sin (quello Caffaro, ndr)». Una svolta che tutta la città attende da troppo tempo.

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