Morti sulle strade, il 2016 si apre con tre pedoni travolti

Tre vittime della strada in nove giorni. Tutti pedoni travolti mentre attraversavano. Inizio d'anno nero dopo un 2015 chiuso a quota 82 croci
DUE MORTI SULLE STRADE IN POCHE ORE
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Due vite interrotte in poche ore. Tre pedoni falciati mentre attraversano la strada sulle strisce. Numeri che certificano un avvio d’anno nero, con la sinistra media di una vittima ogni tre giorni. E’ un primissimo bilancio che si è tragicamente aggravato in una manciata di ore quello delle croci sulle strade bresciane. Se già poche ore dopo il Capodanno aveva perso la vita Graziella Galletti, 79enne travolta a Padenghe la sera del 2 gennaio, questa mattina si è spento all’ospedale di Desenzano dov’era ricoverato da allora anche Eugenio Dalla Bona, 81enne marito della prima vittima dell’anno, investito assieme a lei mentre varcava via Marconi, nel paese gardesano.

Meno di una settimana per vedere farsi ancora più pesante il tributo di sangue sulle strade bresciane. Questa volta, drammaticamente, a perdere la vita una giovane donna di origini filippine, la 27enne Dharyl Avanzado, travolta da un furgone in città, in via Malta, mentre attraversava dopo essere scesa dal bus. Troppo gravi le sue condizioni: la giovane ha cessato di vivere al Civile a 24 ore dall’incidente di venerdì pomeriggio. Con un dono, quello dei suoi organi, a ridare speranza ad altre persone che soffrono.

  • Tre pedoni hanno perso la vita nel 2016 in soli 9 giorni
    Tre pedoni hanno perso la vita nel 2016 in soli 9 giorni
  • Tre pedoni hanno perso la vita nel 2016 in soli 9 giorni
    Tre pedoni hanno perso la vita nel 2016 in soli 9 giorni
  • Tre pedoni hanno perso la vita nel 2016 in soli 9 giorni
    Tre pedoni hanno perso la vita nel 2016 in soli 9 giorni

Tre pedoni, le prime vittime di questo 2016, quasi a ribadire, con la sinistra violenza della cronaca che gli utenti deboli della strada restano inesorabilmente tali. Un dato che emerge con costante frequenza dalle statistiche dell’incidentalità: in 10 anni nel Bresciano si sono contate oltre mille vittime di sinistri stradali, 82 solo nell’appena concluso, con un calo minimo rispetto al 2014, quando sull’asfalto nella nostra provincia si erano aggiunte 87 croci.

Ben più delle 72 del 2013, l’anno meno nero – se così si può dire – che si ricordi, con numeri fortunatamente lontani da quelli dell’annus horribilis 1998, quando morirono sulle strade bresciane 266 personeDa allora casco obbligatorio, cinture, rotonde, airbag e barre laterali e tanto impegno sul fronte dell’educazione hanno fatto la differenza. Ma tanta strada resta ancora da fare.

 

 

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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