Morire di lavoro: 2015 peggiore degli ultimi 10 anni

Secondo i dati Inail sono in crescita gli infortuni mortali, mentre diminuisce il numero degli incidenti. Nel Bresciano 30 morti bianche
SINDACATI: "PIU' MONITORAGGIO"
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Di lavoro si muore. In agricoltura, perché si ribaltano i mezzi. In edilizia, perché si cade dalle impalcature. Si muore, spesso «per tragica coincidenza», in quello che risulta essere il primo giorno di lavoro. In realtà, l’ennesimo, in nero. L’infortunio mortale lo ha fatto diventare il primo regolarmente pagato con il sistema dei voucher. Sono stati 15.530 gli infortuni denunciati nella nostra provincia lo scorso anno a fronte di 10.296 riconosciuti. Trenta i mortali (di cui nove nel tragitto casa-lavoro), in aumento rispetto agli anni precedenti e pari a quasi il 18% di tutti i casi mortali registrati in Lombardia. Nel 2014 nel Bresciano i mortali sul lavoro erano stati 27 (di cui 26 riconosciuti dall’Inail) e nel 2013 si erano fermati a 26.
I dati sono contenuti nella relazione annuale Inail 2015, appena pubblicata, su infortuni e malattie professionali e rielaborata dall’Ufficio sicurezza Ambiente della Camera del Lavoro di Brescia.

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