Moria di galline: si teme l'aviaria ma le analisi smentiscono
L'allevamento in zona Quarti a Castenedolo sottoposto a decine di controlli, lo Zooprofilattico: «Falso allarme»
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Si temeva potesse essere stata l’influenza aviaria a provocare la moria di galline ovaiole di un allevamento sito in località Quarti a Castenedolo: le analisi condotte dall’Istituto Zooprofilattico hanno però smentito i timori.
«Per fortuna si è trattato di un falso allarme» ha commentato il direttore sanitario Giorgio Varisco che ha supervisionato la conduzione dei controlli finalizzati a dare risposte sia agli allevatori della zona, sia ai consumatori. Le analisi sono state condotte in prima battuta dal reparto virologia dell’Istituto zooprofilattico bresciano.
L’allarme per il sospetto di aviaria è stato dato lo scorso giovedì. Da quel momento, l’allevamento in questione è stato sottoposto a decine di controlli e cautele e nel frattempo tutti gli allevatori nel raggio di 10 chilometri sono stati contattati dall’Ats perché prendessero le misure precauzionali previste dal protocollo.
«Ci è stato detto di mettere i nostri animali al riparo, sotto alle reti antiselvatico, per evitare contatti con passeracei e tortore che, in quanto portatori sani del virus, avrebbero potuto diffondere la malattia» racconta l’allevatore amatoriale Ugo Cavagnini. Come tanti altri allevatori della zona ha dovuto correre ai ripari correre ai ripari e che solo ieri ha avuto il via libera per sospendere le misure di precauzione adottate, visto che nel suo allevamento non è stato trovato nulla di sospetto.
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