Morì precipitando dal balcone, a processo la padrona di casa

Si staccò la ringhiera, l’uomo cadde nel vuoto. Ma il pm chiede l’assoluzione: «Difetto di fabbrica»
Il balcone dal quale è caduto l'uomo © www.giornaledibrescia.it
Il balcone dal quale è caduto l'uomo © www.giornaledibrescia.it
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Omicidio colposo. Per non aver eseguito la manutenzione al balcone da cui un uomo precipitò. Così a finire a processo è stata la proprietaria dell’appartamento in via Montegrappa, in città, dove nell’aprile di tre anni fa l’inquilino morì cadendo dal terzo piano. Un volo di dieci metri che non gli lasciò scampo. Una tragedia consumatasi davanti agli occhi di altri condomini che, proprio come la vittima, si trovavano sui balconi di casa. 

Dumitru Palamaryuk, 39 anni, di origine rumena, sta fumando una sigaretta appoggiato alla ringhiera in ferro del balcone, che improvvisamente si stacca cadendo di sotto. L’uomo precipita sull’asfalto del cortile nella corte interna della palazzina. E muore sul colpo. L’inchiesta, partita d’ufficio, è approdata ora in un’aula di tribunale. Unica imputata è la donna proprietaria dell’immobile nel quale il trentanovenne abitava in affitto con la sua famiglia. In casa, al momento dell’incidente, c’erano la moglie della vittima e la suocera, mentre il figlioletto di un anno e mezzo si trovava all’asilo. «Non abbiamo mai avuto segnalazione di problemi ai balconcini», aveva fatto mettere a verbale l’amministratore del condominio di via Montegrappa. 

Per la Procura la responsabilità di quanto accaduto era della proprietaria dell’appartamento. Ma ieri, in tribunale, una doppia perizia ha delineato un opposto quadro della situazione. «È emerso un difetto di fabbricazione del balcone», è la tesi sostenuta dagli esperti con particolare riferimento all’incastro tra i diversi piani della struttura in ferro che si è staccata dalla pavimentazione in cemento. Così, alla luce della ricostruzione, il pubblico ministero ha chiesto l’assoluzione per la proprietaria di casa.
Si tratta di una palazzina costruita negli anni ’30, quindi oggi è impossibile risalire ai costruttori per identificare eventuali responsabili. In ottant’anni, poi, nessun lavoro sarebbe stato realizzato per mettere in sicurezza il balcone dal quale Dumitru Palamaryuk è precipitato. La famiglia rumena non è mai stata risarcita e ora, dato che non è mai stata avviata una causa in sede civile, attende la decisione del giudice che ha rinviato il processo al prossimo primo luglio. Per replica e sentenza.

 

 

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