Monossido killer, tre assoluzioni

Maura Rossi vittima del monossido nel novembre del 2012 a Botticino. Per il Tribunale non ci sono responsabili
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La morte di Maura Rossi, la 42enne trovata senza vita nell'appartamento in via Moreschi a Botticino la notte dell'11 novembre di cinque anni fa, è stata provocata dalla mancata manutenzione della caldaia. Non può essere colpa di chi l'aveva installata, e tanto meno di chi l'aveva controllata l'ultima volta.

Ne è convinto il Tribunale di Brescia che ha assolto i tre imputati accusati dell'omicidio colposo della donna stroncata dal monossido di carbonio. Nel corso del processo è emerso che il gas killer quella notte saturò l'appartamento a causa della incrostazione dello scambiatore dei fumi dell'impianto, dell'ostruzione della condotta di areazione e della rottura del termostato.

Circostanze che non possono essere addebitate ai tre imputati, per stessa convinzione dell'accusa che ha chiesto, e ottenuto, la loro assoluzione.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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