Molotov in via Morelli: l'esercito presidia il centro vaccinale
In via Morelli, a Brescia, è arrivato l’esercito: dopo il lancio di una molotov contro il centro vaccinale all’alba di sabato, il prefetto Attilio Visconti ha deciso di far intervenire i militari, con un presidio attivato già ieri che proseguirà anche nei prossimi giorni.
Intanto si concentra sul mondo dei No vax e sull'area anarchica l'inchiesta della procura di Brescia che, con il magistrato dell'antiterrorismo Francesco Carlo Milanesi, sta facendo luce sull'episodio. Le telecamere di sicurezza della zona hanno ripreso un uomo che poco prima delle sei si allontana correndo dalla struttura appena colpita e su quelle immagini, che hanno registrato le due fiammate, si concentra l'attenzione degli inquirenti che stanno tentando di dare un volto alla persona che, forse, aveva un complice che lo attendeva in macchina.
All'interno della struttura intanto, chiusa oggi ma aperta a Pasquetta, c'è un mezzo militare. Una decisione, quella del Prefetto, che ha incassato il plauso del governo con la ministra per gli Affari regionali e le autonomie, Mariastella Gelmini, che ha definito «una importante iniziativa la scelta della prefettura - che l'esecutivo condivide e che sarà certamente apprezzata dai bresciani. L'atto eversivo contro il centro vaccinale di via Morelli - ha scritto la ministra in una nota - è una spia pericolosa che non va sottovalutata. I nostri sanitari e coloro che somministrano le dosi devono sentire lo Stato dalla loro parte. Il prefetto mi ha assicurato il massimo impegno per rintracciare i responsabili di questo inqualificabile episodio».
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