Moica, Tina Leonzi dopo 40 anni passa il testimone ad Anna Vitali

La fondatrice del Movimento Italiano Casalinghe, lascia la presidenza. Una vita per il riconoscimento del lavoro tra le mura domestiche
MOICA, ARRIVA ANNA VITALI
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«Ho sentito il dovere, ed anche il diritto data la mia età, di passare il testimone ad una persona che ha dimostrato di avere le caratteristiche ideali per continuare il cammino del Moica iniziato quarant’anni orsono».

Così Tina Leonzi, fondatrice di un movimento dedito alle casalinghe, che ha filiato in Europa e a livello Internazionale, ha annunciato di lasciare la sua dirigenza attiva, convinta di rimanere al fianco di Anna Vitali, neopresidente votata all’unanimità dal consiglio direttivo nell’ultima riunione.

Il riconoscimento del «lavoro familiare»

«Il nostro cammino è iniziato cambiando il linguaggio: il “lavoro domestico” lo abbiamo definito “lavoro familiare” e le “donne che non lavorano” donne “che lavorano in casa” per il bene della famiglia e della società - ha esordito Tina Leonzi ufficializzando le nuove cariche -. Non fu facile l’esordio nel lontano 11 settembre 1982 per un Movimento che nasceva per le casalinghe in un tempo permeato dall’ideologia del lavoro esterno come unico mezzo di emancipazione».

Si chiamavano «Casalinghe», le chiamano «Donne attive in famiglia e società», come è scritto nel logo che le unisce tutte in un’unica grande famiglia. «Una famiglia che ha conosciuto tempi sereni e tempi bui della storia, come in questi giorni drammatici con l’invasione dell’Ucraina, ma anche periodi di miglioramenti e di progressi sociali - ha raccontato la presidente fondatrice -. Anche il Moica è cresciuto così, conoscendo un inizio esaltante e via via costruendosi come movimento “in costante movimento”. Lo testimoniano le molteplici e multiformi attività delle diverse sedi, che hanno conquistato fiducia, prestigio, considerazione, premi e onorificenze coronate dall’invito per dieci anni consecutivi al Quirinale per il Primo maggio, “Festa del lavoro”».

Dall'Italia al mondo

Proprio il Moica di Tina Leonzi è stato cofondatore della “Fefaf” nel 1983 (Fédération Européenne des femmes Actives en Familles), con associazioni consorelle del Belgio, della Germania e della Francia. Successivamente con tutte le associazioni dei Paesi Europei: Lussemburgo, Svezia, Polonia, Ungheria e altre, stringendo nel contempo rapporti di solida amicizia con donne di altri Continenti (Argentina, Brasile, Repubblica Dominicana, Paraguay, Uruguay dell’America del Sud) riunite nell’UNICA per statuto.

  • Moica, Tina Leonzi lascia la guida dopo 40 anni
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Il nome per esteso di Tina è Santina Gallinari, giornalista e scrittrice, nata a Brescia il 17 settembre 1930; ha un nutrito curriculum ed una gamma variegata di pubblicazione di libri. È stata e continuerà ancora, la voce forte della categoria delle casalinghe senza cadere nella contrapposizione fra gli opposti estremismi del femminismo militante e dei settori più conservatori della società. Molte le battaglie intraprese soprattutto per dare concretezza a quello che il movimento chiama “il foglio bianco”, ovvero quel contratto per il riconoscimento del lavoro familiare che non è mai stato scritto.

Anna Vitali: «Una bella sfida controcorrente»

«Tina resterà presidente di tutte - ha voluto rimarcare l’attuale presidente nazionale Anna Vitali - e continuerà a suo nome a perseguire l'obbiettivo primario di Moica che è riconoscere ed esaltare il valore umano, sociale, culturale ed economico delle donne, perno e fondamento della famiglia e della società. Occorre portare la donna al di fuori delle quattro mura della casa e aprirla al mondo, informarla ed emanciparla all’impegno sociale e professionale, facendo però attenzione a non disconoscere il valore di ciò che ha sempre fatto prima, anzi rendendolo visibile, dandogli valore. Una bella sfida controcorrente».

Anna Vitali, nata, crescita a Brescia, si è trasferita a Verona nel 1990 per il matrimonio per dedicarsi alla famiglia e alle due figlie. Nel 1996 ho ripreso l’attività lavorativa esterna impegnata come amministratore delegato delle aziende familiari, «vivendo ricorda - sulla mia persona le difficoltà di conciliare la sfera familiare e lavorativa senza sensi di colpa e affanni, pur essendo tra le fortunate con la possibilità di gestirne i tempi».

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Sino al 2012, quando lasciata la carriera, per l’amicizia e la stima che la lega a Tina Leonzi, ha deciso di impegnarsi nel Moica fondando il gruppo di Verona che sino ad allora non esisteva. Immensamente grata per la fiducia che tutto il direttivo le ha accordato, ha manifestato di sentire «grandi l’onore e la responsabilità di continuare a portare avanti il messaggio e gli obiettivi del Moica». Dopo due anni di rapporti esclusivamente in remoto, è stato il recentissimo convegno a Verona che ha rilanciato gli appuntamenti in presenza: in progetto soprattutto la celebrazione del quarantesimo di fondazione del Moica che si terrà nella nostra città il prossimo 19 e 20 maggio.  

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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