Mohamed dal carcere: «Non sono un terrorista»

«Non sono un terrorista». Mohamed Jarmoune lo dichiara apertamente al suo legale, l'avvocato Francesca Pontoglio.
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«Non sono un terrorista». Mohamed Jarmoune lo dichiara apertamente al suo legale, l'avvocato Francesca Pontoglio, che anche venerdì ha visitato, nel carcere di Canton Mombello, il suo giovane assistito.

I due hanno letto insieme l'ordinanza arrivata da Cagliari in attesa dell'interrogatorio di garanzia che si terrà davanti al Gip Ceravone su rogatoria della magistratura sarda che tuttavia si è già dichiarata incompetente a decidere. «Si avvarrà della facoltà di non rispondere» ha annunciato il legale.

Durante il colloquio, che è durato circa due ore, il ventenne ha ammesso di aver fatto parte di gruppi su social network e di aver affrontato tematiche religiose, ma al tempo stesso ha negato di aver inneggiato alla Jihad o di aver istruito qualcuno ad essere un terrorista. Non ha dato spiegazioni sulla presenza in casa della bandiera e della fascia con la svastica, mentre sulle modalità per costruire ordigni che gli sono state trovate sul computer, ha semplicemente detto che erano conoscenze che lui aveva, condivise su un forum.

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