«Mio papà Idris, impegnativo ma unico. È sempre stato più avanti degli altri»
Binta, una delle quattro figlie del giornalista morto a 72 anni ricorda: «Mi ha insegnato ad essere forte»
Idris nello studio del «Telegiornale multilingue», uno dei suoi tanti progetti © www.giornaledibrescia.it
Scorrono i titoli di coda sulla vita mai banale di Idris. Un film lungo 72 anni, iniziato in Gambia, proseguito in Senegal, poi ambientato in Italia, tra Roma, Perugia e soprattutto Brescia. Diventata casa sua oltre mezzo secolo fa e dove la pellicola della vita si è conclusa in un letto d’ospedale. «Piangiamo ma soprattutto celebriamo la sua straordinaria vita, la sua sagace genialità, il suo cuore limpido e puro, il suo sensazionale carisma, il suo amore per l’arte, la musica, lo sport» scrive
Registrati gratuitamente
Questo è un articolo GDB+. Accedi o registrati per continuare a leggerlo. È facile e veloce.