Mille Miglia, nel 1932 tanti colpi di scena prima della vittoria di Borzacchini
La sesta edizione della Mille Miglia viene disputata il 9 e il 10 aprile del 1932 sullo stesso percorso di 1635 chilometri dell’anno precedente. Partono ottantotto macchine divise in sette classi. L’Alfa Romeo, che ha vinto nel ’28, ’29 e ’30, ha affidato le sue 2300 alle coppie Borzacchini-Bignami, Campari-Sozzi, Caracciola-Bonini e Nuvolari-Guidotti. Varzi-Castelbarco guidano una Bugatti; Broschek-Sebastian una Mercedes. Proprio con una Mercedes il tedesco Caracciola ha vinto la Mille Miglia dell’anno precedente.
Il tempo è bello. Nuvolari piomba primo a Bologna davanti a Varzi e a Caracciola. Poi ecco i passi appenninici della Raticosa e della Futa. Nuvolari e Varzi si ritirano e a Firenze e a Roma Caracciola è primo. Va fortissimo, sembra poter ripetere il successo dell’anno precedente, ma sulle tortuose strade che portano all’Adriatico la Mercedes rompe il motore e Campari passa in testa. Prima di Ancona Campari cede il volante a Sozzi, che finisce contro un muro, e per l’Alfa Romeo resta in corsa solo Borzacchini che, al secondo passaggio da Bologna, prende il comando e va a vincere a Brescia in 14 ore, 55 minuti e 19 secondi, alla media record di 109,884 chilometri all’ora, davanti a Trossi-Brivio e a Scarfiotti D’Ippolito (su Alfa Romeo dalla Scuderia Ferrari).Il bel tempo, che si è mantenuto durante tutta la corsa, ha fatto alzare le medie dei concorrenti e favorito l’impresa del vincitore. Ciò nonostante la sesta edizione della Mille Miglia è stata molto selettiva e soltanto quarantadue macchine, meno della metà di quelle partite, sono riuscite a tagliare il traguardo.
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