Mille chilometri di staffetta inclusiva per superare insieme ogni ostacolo
Che sia di corsa, camminando o in bicicletta poco importa: l’obiettivo, quando di mezzo c’è «InSuperAbile - La staffetta dell’inclusione», è diffondere un messaggio di inclusione per superare insieme ogni ostacolo.
La terza edizione della manifestazione, organizzata dalla Libera accademia del movimento utile e dall’asd Rosa Running Team fondate da Gabriele Rosa in collaborazione con Se vuoi puoi e Pedalabile, partirà domenica 23 luglio e terminerà il 12 agosto. Ventuno giorni in cui i partecipanti, tra i quali persone con disabilità fisiche o cognitive, intraprenderanno una marcia attraverso l’Italia lunga ben mille chilometri. Dal punto di partenza a La Verna, dove si è conclusa la seconda edizione del progetto nel 2022, attraverseranno sei regioni, dalla costa adriatica all’entroterra, per arrivare a Santa Maria di Leuca.
Tre frazioni
Il percorso è suddiviso in tre frazioni e altrettanti sono i gruppi, composti da una quindicina di partecipanti ciascuno, che lo affronteranno a piedi o in bici accompagnati da un pulmino per il trasporto dei bagagli e a supporto dei viandanti. La prima frazione prevede che vengano percorse le cinque tappe della Via di San Francesco della Valmarecchia, che dal Santuario di La Verna giunge a Rimini, con il coinvolgimento delle coop sociali bergamasche Lavorare Insieme e San Martino.
Da qui partirà il secondo gruppo condotto da Pedalabile, Aole e Associazione italiana malattia fronto temporale (Aimft) che, a bordo di tandem speciali e bici, scenderà fino in Puglia lungo la ciclabile adriatica. Da Brindisi fino a Santa Maria di Leuca i partecipanti torneranno infine a camminare, percorrendo le ultime tappe della Via Francigena del sud con un terzo e ultimo cambio di staffetta che vedrà protagonista Aimft.
La comitiva sarà come sempre accompagnata da Maria Luisa Garatti, presidente di Se vuoi puoi. «Sono tanti anni che ho la sclerosi multipla - racconta Garatti - ma non ho mai smesso di muovermi e, anzi, ho corso diverse maratone: in presenza di fragilità, il movimento corretto e supervisionato è l’ideale per prevenire e rallentare i sintomi di numerose patologie». Per molti dei ragazzi si tratta anche di una grande prova di autonomia.
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