Mille chilometri a piedi per onorare la promessa fatta a papà

Marino Edoardo Antonelli è partito il 24 settembre da Lourdes per arrivare a Santiago: glielo aveva chiesto il padre prima di morire
Marino Edoardo Antonelli in cammino con la foto di papà
Marino Edoardo Antonelli in cammino con la foto di papà
AA

L’aveva promesso al padre quando, nel 2014, gli aveva dato l’ultimo saluto. Gli aveva augurato buon cammino, mettendogli nel taschino della sua giacca le credenziali del cammino per Santiago di Compostela fatto nel 2010, con la promessa di rifarlo un giorno in suo ricordo.

Così è stato. Marino Edoardo Antonelli, 55 anni, virlese, si è messo in marcia a distanza di tre anni. Sperava di poterlo fare prima, ma vari motivi glielo hanno impedito sino allo scorso 24 settembre, giorno in cui è partito per tenere fede a quella promessa, dietro alla quale c’era anche un profondo motivo religioso.

Questa volta, anziché i 790 chilometri percorsi nel 2010, ne ha fatti 1.150, poiché la sua tappa d’inizio è stata la grotta di Lourdes, scelta idealmente per unire i due luoghi di culto che per lui rivestono un grande significato, sino ad arrivare a Finisterre.

Cinque settimane e una media di circa 35 chilometri al giorno, trascorsi quasi esclusivamente da solo, con la certezza di avere vicino il papà. Lunghi giorni di completa solitudine, nel corso dei quali ha incrociato sulla sua strada solo pochissime persone, infatti i pellegrini che partono da Lourdes sono solo 314 in un anno.

Di quelle giornate Marino ricorda la sensazione di silenzio totale, tanto «da poter piangere o ridere da soli, parlare con sé stessi. Un silenzio, fondamentale nel cammino, che permette di conoscersi e di spogliarsi di tutte le cose inutili».

Mentre racconta dei momenti trascorsi in piccoli villaggi con persone sconosciute, ma solidali ,accoglienti della vita dell’altro,dell’incanto della Via Lattea che si vedeva nelle notti terse, «che permettono di vedere la profondità dello spazio in un modo a cui non siamo più abituati», si capisce che la suggestione è ancora lì intatta. Uno dei momenti più toccanti e profondi lo ha vissuto in una tappa, ospite di una locanda che fa parte della confraternita di San Jacopo di Compostela (di cui lui a Brescia è membro) è stata la lavanda dei piedi riservata a tutti i pellegrini.

Arrivato al termine del cammino Marino come ultima cosa è andato in treno a Fatima, perché lui, nato il 13 maggio, ha voluto rendere omaggio alla prima apparizione di cui ricorre il centenari. Un sogno: rifare il cammino nel 2021 in occasione dell’anno santo,ma questa volta partendo da casa.

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato