Migranti, i parlamentari bresciani si dividono sull'accoglienza
A soffiare sul vento delle polemiche questa volta sono i primi cittadini. Da Nord a Sud il grido di allarme è sempre più roboante: «Così si rischia il collasso». E anche tra i parlamentari bresciani le posizioni del centrodestra e del centrosinistra sull’ampio e complesso tema dei flussi migratori e della gestione dell’accoglienza sono contrastanti e dividono - come da 15 anni a questa parte - il mondo politico.
A fare propri i dissensi dei primi cittadini sono i deputati del Partito Democratico, Gian Antonio Girelli e di Azione, Fabrizio Benzoni, che attaccano frontalmente il governo. Girelli definisce la posizione dell’Esecutivo «imbarazzante: i numeri sono lì a dimostrare l’incapacità di comprendere le situazioni e di rispondere alle emergenze. Enti locali e Terzo settore hanno nel tempo dimostrato che il fenomeno può essere governato, in modo utile ed efficace per chi viene accolto e per chi ospita. Peccato che provvedimenti come il decreto Cutro abbiano minato alla radice questi modelli di accoglienza diffusa».
Un’altra critica a Meloni arriva da Benzoni: «Il governo sta scaricando ogni responsabilità ai territori e alle amministrazioni locali, costrette a farsi carico di competenze non loro, oltre che a sopportare costi anticipati e rimborsati parzialmente con ritardo. A dirlo sono gli amministratori di ogni colore politico ed è forse arrivata l’ora che il governo dia qualche risposta concreta e inizi a studiare un piano di medio e lungo periodo che affronti la questione».
Ma basta puntare i riflettori sugli scranni della maggioranza per scoprire letture del problema radicalmente opposte, anche sulla protesta dei sindaci. «Vanno ascoltati - sottolinea la deputata leghista Simona Bordonali-, e con loro è necessario creare una leale collaborazione, ma è inaccettabile la campagna di propaganda e strumentalizzazione fatta da alcuni amministratori di sinistra che dovrebbero confrontarsi con i propri dirigenti nazionali che vogliono più accoglienza illimitata e diffusa e più missioni in mare che porterebbero ad aumentare ulteriormente il numero degli immigrati da accogliere. Il governo sta intervenendo in questa situazione emergenziale sia a livello internazionale, con gli accordi siglati con la Tunisia per il blocco delle partenze e la facilitazione nei rimpatri, che a livello nazionale. Un imminente decreto permetterà di semplificare e velocizzare espulsioni e rimpatri, ma soprattutto arrivare ad un reale accertamento dell’età dei presunti minori stranieri».
Anche per il senatore forzista ed ex sindaco di Brescia Adriano Paroli «servono accordi coi Paesi della sponda africana per controllare le partenze. Servirebbe un tavolo di confronto comune ma con rammarico devo dire che la sinistra ha sempre affrontato la questione in maniera ideologica. Oggi non è solo un problema di costi, che diventano insopportabili per il governo. Bisogna capire che l’accoglienza non è infinita e dobbiamo fare i conti con l’Europa che non fa la sua parte». E sulle veementi proteste dei sindaci del Pd, Paroli ritiene che sia «solo un tentativo di fare opposizione al governo da parte di chi non ha mai voluto affrontare la questione. Dopo anni di lassismo ora si presentano col conto della spesa».
Assume una posizione più cauta nei confronti dei primi cittadini il deputato di Fratelli d’Italia Giangiacomo Calovini: «Capisco le preoccupazioni dei sindaci del nostro territorio che ogni giorno operano al meglio per il bene delle comunità; devono però sapere che le istituzioni sono sempre al loro fianco». «I numeri dei migranti nella provincia di Brescia - continua il parlamentare di maggioranza - sono in aumento come lo scorso anno, quando il Governo aveva una maggioranza ben diversa ed è per questo che non è il caso di fare inutili polemiche ma di adoperarsi perché la gestione dei confini nazionali sia una priorità di tutti».
@News in 5 minuti
A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato