«Mia figlia rimasta senza aiuto»: l'accusa ai servizi sociali

Allontanata da casa, la 14enne ha tentato un gesto estremo. «Avevo dato l’allarme, nessuno mi ha ascoltato»
«Mia figlia senza aiuto». Questa l’accusa rivolta ai servizi sociali da una madre, dopo l’allontanamento della ragazzina
«Mia figlia senza aiuto». Questa l’accusa rivolta ai servizi sociali da una madre, dopo l’allontanamento della ragazzina
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«Ho commesso degli errori è vero, ma ora devono farmi fare la mamma». Così una 43enne, che ha denunciato chi, a suo dire, avrebbe dovuto tutelare la figlia 14enne, in grave disagio dopo l'allontanamento dalla famiglia. E che avrebbe lasciato cadere l'allarme lanciato dalla madre stessa.

La vicenda inizia oltre un anno fa, dopo un violento litigio con il compagno e padre delle sue due figlie più piccole, al quale assistono le bambine e la figlia maggiore, avuta dal primo matrimonio. La lite, violenta, è l’ultimo atto di una situazione che porta ad un provvedimento di allontanamento delle tre minori. «Ha esposto le figlie a troppi episodi di violenza» dicono i giudici. Le piccole, otto anni, finiscono in comunità mentre la maggiore, 14enne, in carico ai servizi sociali è collocata dal padre. 

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Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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