Mette un piede sulla grata e precipita per oltre 3 metri

Paura per una professionista vittima dell'infortunio avvenuto nella piazzetta compresa fra la Camera di Commercio e l'Inps
CEDE GRATA, DONNA PRECIPITA
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Poteva avere conseguenze decisamente gravi l'infortunio avvenuto nella tarda mattinata, all’angolo fra via Benedetto Croce e piazza don Luigi Sturzo. Vittima una donna che aveva appena lasciato la Camera di Commercio, al termine di un corso di aggiornamento professionale. Stava camminando verso la sua auto parcheggiata poco distante, quando ha messo un piede su una delle grate che sono presenti a ridosso del porticato su cui affaccia la filiale della Banca Popolare di Sondrio.

All’improvviso la grata – evidentemente compromessa – ha ceduto. La trentenne è precipitata nel vuoto, con una caduta di oltre tre metri, conclusasi sul duro cemento della bocca di lupo antistante l’edificio, ex Inpdap e ora di proprietà Inps. 

  • Mette il piede sulla grata e precipita nel vuoto
    Mette il piede sulla grata e precipita nel vuoto
  • Cede la grata in via Benedetto Croce - © www.giornaledibrescia.it
    Mette il piede sulla grata e precipita nel vuoto
  • Mette il piede sulla grata e precipita nel vuoto
    Mette il piede sulla grata e precipita nel vuoto
  • Il luogo dell'incidente - Foto © www.giornaledibrescia.it
    Mette il piede sulla grata e precipita nel vuoto
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    Mette il piede sulla grata e precipita nel vuoto

Immediati i soccorsi: con il personale sanitario anche i Vigili del Fuoco che hanno provveduto a cintare e rendere così inagibile l’intero porticato antistante la filiale della Banca Popolare di Sondrio lungo tutto il tratto di via Benedetto Croce compreso fra la piazza e via Vittorio Emanuele II, in attesa di accertamenti sulle condizioni di tutte le altre grate che fiancheggiano l’edificio. Accertamenti sulle responsabilità sono affidati al personale della Questura.

Le condizioni della vittima, trasferita al Civile, fortunatamente non sembrano gravi: certo per lei e per tutti i presenti un grosso spavento.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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