Metro: affitto sotto la lente in cerca di (altri) risparmi
«Una fotografia più nitida per avere dati più aggiornati ed una migliore corrispondenza tra le cifre e le voci di spesa». Così l'assessore alla Mobilità del comune di Brescia Federico Manzoni per spiegare la finalità della modifica apportata all’articolo 6 del contratto d’affitto per la metropolitana cittadina sottoscritto dal Comune di Brescia e da Brescia Infrastrutture e con cui la Loggia si impegna a versare alla sua controllata poco meno di 20 milioni di euro ogni anno.
Con la riformulazione di questo passaggio del contratto di locazione, approvata nell’ultima seduta di consiglio comunale, la Loggia punta a capitalizzare i benefici (in termini di interessi) della ricontrattazione del mutuo con Cassa Depositi e Prestiti di alcuni mesi fa, ma anche a fare chiarezza sui conti della metro, scorporando voci come spese gestionali, di manutenzione e di assicurazione, nella speranza di individuare ulteriori margini di risparmio.
Una modifica a cui, ha annunciato l’assessore Manzoni, seguirà anche una revisione del contratto di servizio della metro. In questo caso l’interlocutore sarà Brescia Mobilità.
Contrari Lega e Forza Italia, il voto sulla delibera ha incassato l’astensione di Per Brescia Civica e Piattaforma Civica, da cui è arrivato l’invito ad estinguere al più presto il mutuo contratto con cassa Depositi e prestiti, a cui vanno versati ancora 115 milioni di euro,e ad intentare una causa contro quella clausola che vincolerebbe il comune a sborsare ulteriori 81 milioni di euro di penale per un’estinzione che avvenga prima del 2045.
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