Metro, a Sanpolino stop al rumore: al via i lavori per le barriere

Pannelli innovativi su 700 metri di viadotto. Il cantiere vale 2,5 milioni e sarà ultimato a luglio
Un’elaborazione grafica delle barriere antirumore - © www.giornaledibrescia.it
Un’elaborazione grafica delle barriere antirumore - © www.giornaledibrescia.it
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C’è voluto più del previsto. Ma ora ci siamo. A quasi dieci anni dall’inaugurazione della metropolitana (2 marzo 2013), i lavori per installare le barriere antirumore a Sanpolino sono in rampa di lancio.

Formalmente scatteranno a metà della prossima settimana, il 25 novembre, e la data contrattuale di fine lavori è fissata per il 20 luglio. In realtà per vedere gli operai muoversi sul viadotto bisognerà aspettare il prossimo anno: entro febbraio sarà posato un primo tratto di pannelli. Nel frattempo l’impresa allestirà i blocchi che andranno a comporre le barriere: strutture di quattro metri per otto che ridisegneranno lo skyline di Sanpolino.

Il progetto

L’operazione è di fatto partita il 1° maggio 2016 quando il Cipe stanziò 6 milioni per la metro di Brescia, destinati a finanziare 5 progetti: il collegamento dei sottopassi metro-stazione Fs, la videosorveglianza del deposito, l’allungamento della pensilina Poliambulanza, la videosorveglianza esterna delle stazioni e, appunto, le barriere fonoassorbenti. Brescia Infrastrutture, la società comunale proprietaria della metro, non si è accontentata di semplici pannelli. Ha effettuato uno studio sull’inquinamento acustico e indetto un concorso di progettazione per dar vita a barriere innovative.

Le barriere saranno lunghe in tutto 700 metri - © www.giornaledibrescia.it
Le barriere saranno lunghe in tutto 700 metri - © www.giornaledibrescia.it

Vinse il progetto dello studio Prandini-Santicoli di Breno: due «ali traforate», geometrie che richiamano un alveare e una «finestra» centrale per mantenere il dialogo con l’esterno. Strutture modulari in acciaio, con lamiere ricurve forate a laser e pannelli biassorbenti. Nel gennaio 2022 la giunta comunale ha approvato il progetto esecutivo. Brescia Infrastrutture ha poi avviato la gara: un appalto da 2 milioni e 565mila euro.

La prima azienda classificata (sconto del 9,4%) a giugno si è però tirata indietro a causa del caro-materiali. Così la società guidata da Marcello Peli ha sondato la seconda (sconto 2,16%), l’Rti tra Carpenteria Carena srl di Carmagnola e Bosco Italia spa di San Mauro Torinese. Il 14 ottobre è stato firmato il contratto e tra una settimana partiranno i lavori. «A disposizione - spiega il direttore di Brescia Infrastrutture Alberto Merlini - abbiamo gli 890mila euro stanziati dal Cipe nel 2016, cifra che sale a 2,1 milioni con i risparmi degli altri progetti. Il resto viene finanziato con soldi della società».

Strategia

Il progetto è stato studiato in ogni dettaglio, con tanto di prototipo realizzato a seguito del concorso di progettazione. Quello delle barriere, spiega il presidente Peli, «è uno dei tre progetti dedicati alla mobilità pubblica che Brescia Infrastrutture sta portando avanti: il riassetto dell’autostazione di via Solferino, ormai al rush finale; il parcheggio scambiatore al capolinea di Prealpino, la cui gara dovrebbe essere assegnata entro l’anno; e, appunto, le barriere, pronte a fine luglio. Con quest’ultima operazione - continua Peli - non solo risolviamo una criticità avvertita dal quartiere. Ma rendiamo ancora più bella e innovativa la metro».

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