Mercato dei grani, in attesa dei lavori ci sono già gli inquilini

I lavori potrebbero partire prima dell’estate, ma gli spazi dell’ex Mercato dei grani sono praticamente già affittati per l’80%
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I lavori potrebbero partire prima dell’estate, una volta firmato il contratto con il Comune. Ma gli spazi dell’ex Mercato dei grani di piazzale Arnaldo sono praticamente già affittati per l’80%.

Così almeno stando alle richieste già arrivate al Raggruppamento temporaneo d’imprese (Val 90 srl, Ortopedia Bonzio e Immobiliare Due-Gi) che si è aggiudicato il bando di «concessione di valorizzazione» lanciato dal Comune.

L’aggiudicazione definitiva è arrivata la scorsa settimana, il contratto attende la firma, e «salvo ritardi burocratici» per Natale lo storico edificio potrebbe vedere la rinascita.

Il contratto con il Comune prevede che il Rti abbia in concessione l’immobile per 25 anni, in cambio di un canone annuo di 12mila euro e di un impegno finanziario di un milione e mezzo di euro destinato al recupero della struttura, che resta di proprietà del Comune.

Il progetto di valorizzazione, in accordo con la Soprintendenza, prevede la realizzazione di otto o nove locali: cinque al piano terra destinati ad accogliere attività di ristorazione, le rimanenti al primo piano riservate a studi professionali od uffici.

«Abbiamo già richieste per circa l’80 % degli spazi - spiega Giovanni Gazzurelli, uno dei titolari dell’agenzia immobiliare Giemme Casa di Bedizzole, che ha portato la proposta anche al recente Meeting Immobiliare promosso dal nostro giornale - con unità che vanno da un minimo di 75 metri quadri, ai 400 distribuiti su due piani e comprensivi di plateatico. Per diversificare immaginiamo di poter collocare un ristorante, dei bar, una pasticceria. Naturalmente il progetto architettonico lascia poi gli eventuali inquilini liberi di personalizzare il proprio spazio».

Il Mercato dei grani, edificato tra il 1820 e il 1823 su progetto dell’architetto Angelo Vita, ospitava, come indica il nome, il mercato delle granaglie all’ingresso orientale della città.

La sua costruzione modificò la struttura urbana dell’area, con la realizzazione di piazzale Arnaldo sull’antica ortaglia del vicino convento di Sant’Afra, soppresso nel 1797 dalla Repubblica bresciana. L’edificio imponente, costruito in pietra di Botticino, misura 112 metri di lunghezza scanditi da venti arcate, per 15 di profondità. Per il via ai lavori ora si attende solo l’ultima firma. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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