Mensa della Questura, falsificò i registri ma non intascò soldi
La funzionaria è stata condannata per falso, non per peculato: per il gup non c'è prova che abbia incassato i 120mila euro mancanti
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Mensa della Questura, condannata per aver falsificato i registri - © www.giornaledibrescia.it
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C’è la prova del falso, non del peculato. Per il giudice dell’udienza preliminare è dimostraro che falsificò i registri delle mensa della Questura, ma non che si intascò i 120mila euro che gli contesta la Procura. Una differenza non di poco conto.
La stessa che corre tra i 5 anni chiesti dal pm e l’anno e 4 mesi ai quali è stata condannata dal gup Alessandra Di Fazio la funzionaria amministrativa della Questura bresciana accusata della sostanziosa cresta sui pasti dei poliziotti bresciani.
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