Meningite, il direttore sanitario del Civile: «Non è emergenza»
«Non siamo davanti ad un'emergenza. Non ci sono i numeri e abbiamo gli strumenti per prevenire». Lo ha dichiarato il direttore sanitario del Civile di Brescia Camillo Rossi, che ha seguito i quattro casi, e due decessi, di meningite nell'ultimo mese. Casi che hanno colpito persone, tre donne e un uomo, residenti nella stessa zona tra la provincia di Brescia e quella di Bergamo.
«Se anche quest'ultimo episodio sarà dovuto a meningococco di tipo C come sembra, i quattro casi saranno uguali, con un esordio della sepsi acutissimo e il coinvolgimento di molti organi», spiega Rossi.
Prima di Marzia Colosio, ad inizio dicembre era morta la 19enne Veronica Cadei, residente a Villongo (Bergamo) e nelle settimane successive erano stati ricoverati una ragazza di 16 anni ed un trentenne. «Quest'ultimo - assicura il direttore sanitario - è in via di dimissioni e ora si trova in reparto. Dove si è riusciti ad intervenire abbiamo salvato il paziente ma, come sempre, la situazione dipende sempre da come il corpo reagisce alle terapie».
Rossi intende però lanciare un messaggio per tranquillizzare i residenti nella zona tra la sponda bresciana e quella bergamasca del lago di Iseo. «I quattro casi hanno in comune la residenza e il tipo di meningite. Nessun altro elemento. Si sta agendo per prevenire un'epidemia che oggi comunque non c'è. Capisco la preoccupazione, ma alle popolazioni di quella specifica zona del Lago di Iseo dico di rivolgersi ai centri medici indicati e farsi vaccinare perché la vaccinazione, in generale e non solo in questi casi, è uno strumento che riduce la circolazione di virus e batteri. A tal proposito - aggiunge Rossi - voglio ringraziare tutti i colleghi che in questi giorni e in questo periodo si sono messi a disposizione».
Guardando ai numeri degli ultimi cinque anni a livello di regione Lombardia i casi di meningite sono in linea. Lo conferma anche il dottor Camillo Rossi: «37 nel 2015, 43 nel 2016, 34 nel 2017, 34 nel 2018 e 36 nel 2019 ricordando che non c'è solo il meningococco di tipo C».
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