Medico e santone arrestati, altri bresciani come testi dai pm

Il 16 aprile 2025 la Corte d’assise d’appello di Milano ha assolto il medico bresciano Paolo Oneda perché il fatto non sussiste.
In un video pubblicato in rete, e rimosso 24 ore dopo lo tsunami giudiziario che ha travolto il centro olistico Anidra di Borzonasca in Liguria, la psicologa bresciana indagata rivolgendosi al suo interlocutore dice: «Vogliamo parlare di tutti i bresciani che ti ho portato qui?». E ora quei bresciani interessano anche agli inquirenti, che vogliono capire dai loro racconti, cosa accade e accadeva realmente nella struttura olistica genovese.
I vertici sono finiti nei guai la scorsa settimana: il santone Paolo Bendinelli, presidente, è in carcere a Marassi, il chirurgo bresciano dell’ospedale di Manerbio, e socio di Anidra, Paolo Oneda, è in cella a Canton Mombello, accusati di omicidio volontario con dolo eventuale per la morte di Roberta Repetto, la 40enne che avevano operato due anni prima senza anestesia, per l’asportazione di un neo che non era mai stato fatto analizzare e - scrive il gip - «con l’omissione d tali accertamenti è stata negata alla donna la possibilità di cura».
Nel secondo filone di inchiesta è invece coinvolta la psicologa Paola Dora, vicepresidente del Centro Anidra, che risulta indagata a piede libero per concorso in violenza sessuale e circonvenzione di incapace. L’attenzione della Procura di Genova, soprattutto sui questo fronte, si sposta su Brescia, dove da quanto emerge dalle carte dell’inchiesta sarebbero avvenute presunte terapie che prevedono rapporti sessuali di gruppo come quelle svolte - stando alla ricostruzione - in Liguria. Con il coinvolgimento di persone fragili e quindi, per chi indaga, plagiate. «Esercizi sessuali decisi, organizzati da Bendinelli durante o all fine dei seminari e a cui partecipavano sempre anche Paola Dora e Paolo Oneda» scrive il giudice nella sua ordinanza di custodia cautelare.
Riferimenti alla provincia bresciana ci sono poi anche nelle mail che nel 2018 diedero vita all’indagine sulla struttura ligure, dopo la denuncia ai carabinieri di Nuvolento della famiglia affidataria di una ragazza che aveva iniziato a frequentare il centro nel 2017 «indirizzata dalla psicologa Dora che la seguiva», trasferendosi dal gennaio 2019.
«Giovanissima ed in evidenti condizioni di vulnerabilità» scrive di lei il giudice delle indagini preliminari. É il 5 dicembre 2018 quando scrive a Bendinelli, che definisce «Maestro illuminato». Racconta le presunte esperienze sessuali vissute alla presenza di Oneda, dello stesso Bendinelli e della psicologa Dora. E non solo in Liguria.
«Per quanto riguarda la pratica di martedì a Brescia è una cosa che mi è piaciuta particolarmente» si legge nella mail. Già nei prossismi giorni potrebbero essere sentiti i primi bresciani che conoscono la struttura di Borzonasca. Anche per evitare l’inquinamento probatorio, il gip aveva deciso per l’arresto in carcere di Bendinelli e Onedra, «per il rischio - spiega - che gli indagati possano contattare persone che potrebbero essere sentite nel corso delle indagini per concordare la versione da fornire, tenuto conto che già era successo con gli ospiti del centro quando la Procura aveva mandato gli ispettori».
Aggiornamento
La dott.ssa Paola Dora è stata assolta da ogni imputazione sia in primo che in secondo grado.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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