Mattina tranqulla per gli «sfollati» della Piccola
Levataccia a parte, per i residenti dell’area attorno alla «Piccola» che hanno deciso di trascorrere la mattinata in uno dei due centri di accoglienza predisposti - la sala teatro dell’ex sede circoscrizionale in via Livorno e la parrocchia di San Benedetto al Quartiere Primo Maggio - si è trattato di qualche ora «diversa».
In via Livorno, un tavolo carico di brioches, caffè e bevande ha accolto poco più di una decina di persone. Un’altra cinquantina si è invece recata in via Divisione Acqui». A dare il benvenuto ieri mattina, subito dopo le operazioni di sgombero avviate prima delle 7, distese di volontari: gli uomini della Protezione Civile in primis, gli Alpini, il nucleo provinciale del Cives (Coordinamento Infermieri Volontari per l'Emergenza Sanitaria), i volontari di Lupi Brescia onlus, dell’Associazione Radioamatori Italiani di Brescia e Cb Leonessa.
«Nemmeno ce l’aspettavamo, un trattamento del genere», sussurrano in via Livorno. Poca preoccupazione per le abitazioni, «naturalmente speriamo vada tutto bene, ma siamo sereni, se ne stanno occupando dei professionisti».
Raffaella Mora
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