Mattarella a Brescia, visite private tra spirito e cultura
In mattinata anche l'omaggio alla stele di Piazza Loggia e l'incontro con Milani e Castrezzati
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L’ultima volta era arrivato a Brescia per il funerale dell’amico Mino Martinazzoli, oggi cinque anni dopo, è tornato per ricordarne lo spessore umano e politico.
Non era previsto dal protocollo, ma il capo dello Stato Sergio Mattarella è voluto salire sul palco del Teatro Grande e in nove minuti ha scattato una fotografia di Brescia come città esempio di rilancio.
In prima fila c'erano gli unici leghisti presenti, Roberto Maroni, presidente della Regione, e il senatore Raffaele Volpi. Ventitrè sindaci del Carroccio hanno disertato per protesta l’incontro ma Mattarella con stile e compostezza, ha replicato lanciando un messaggio indirizzato proprio ai primi cittadini della provincia. Quando esce dal Grande il presidente Mattarella rompe il protocollo, non sale sull'auto blu, ma attraversa il centro città a piedi, tra la gente e per la gente. Ascoltando i bresciani.
Già all'arrivo in città li aveva incontrati, di fronte a uno dei simboli della storia di Brescia: la stele che ricorda le vittime della strage di piazza della Loggia. Qui, dopo l'omaggio e il ricordo, il commosso abbraccio con Franco Castrezzati, l’oratore che 42 anni fa vide dal palco lo scoppio della bomba che uccise 8 persone e ne ferì più di cento.
Conclusa la parte istituzionale della visita, la giornata del presidente Mattarella è proseguita con tre momenti a carattere privato. La prima tappa all’istituto di ricovero e cura San Giovanni di Dio Fatebenefratelli per i 20 anni della sua istituzione, in prima linea a livello nazionale nella ricerca scientifica e nella riabilitazione della malattia di Alzheimer. In città Mattarella ha visitato la culla dell’arte e della cultura rappresentata dal sito Unesco di Santa Giulia. Fuori dal Capitolium il capo dello Stato si è anche intrattenuto in maniera cordiale con alcuni bresciani giunti per salutarlo. Infine, prima del rientro a Roma con un volo in partenza da Ghedi, Mattarella ha voluto visitare la casa dove il 26 settembre 1897 nacque il futuro Papa Montini, a Concesio, nonché l’archivio dell’Istituto Paolo VI, dove il presidente della Repubblica è stato omaggiato della medaglietta d’oro dell’Istituto.
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