Matrimonio in Pinacoteca, con Velazquez invitato a pranzo
Tra le sorprese dei musei non ci sono solo quelle visive, come il «Pranzo» di Velazquez che è arrivato alla Pinacoteca Tosio da San Pietroburgo, ma anche quelle olfattive. Immaginate allora un giro tra le sale espositive accompagnati dai profumi di gustosi piatti. Sono quelli serviti ai commensali che stanno pranzando negli ambienti al piano terra del museo. Così in Pinacoteca, in una giornata assai particolare, ai tre protagonisti del «Pranzo» di Velazquez si erano aggiunti, attorno a tavolate molto più ricche, i numerosi invitati che gustavano le fumanti portate di un evento unico e speciale. Si trattava di un matrimonio.
La loro giornata in Pinacoteca era iniziata ammirando le opere del museo e ascoltando le parole delle guide che, a piccoli gruppi, li accompagnavano nelle sale. Al termine, seduti ai tavoli allestiti appositamente per loro, potevano assaporare i cibi veri serviti dai camerieri. La sala era stata preparata, a un piano diverso da quello dell'esposizione, per l’occasione negli spazi che in passato esponevano le opere dell’Ottocento. Prima della torta nuziale gli invitati avevano gustato polpo cotto con crema di legumi, risotto cremoso di zucca e gorgonzola con granella d’amaretti e guancetta di vitello con purea di patate.
Gli altri visitatori di quella giornata si erano dovuti accontentare dei sapori che li avevano accompagnati in tutte le ventuno stanze della Pinacoteca, una delle sedi che l’Amministrazione civica mette a disposizione degli sposi che vogliono celebrare il giorno tanto atteso e il pranzo di nozze in luoghi prestigiosi della città.
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