Matrimoni, a Brescia nel 2021 uno su quattro è con stranieri
La pandemia si è abbattuta come una tempesta sulle nostre vite, travolgendo tutto e tutti, lo sappiamo bene. Ora che finalmente si inizia a intravedere la luce in fondo al tunnel, è tempo di analizzare l’emergenza per farne memoria. Il fronte dei matrimoni è emblematico per valutarne l’impatto: le nozze celebrate nella nostra provincia sono passate dalle 3.494 del 2019 alle 2.081 del 2020. La battuta d’arresto si osserva, ovviamente a partire da marzo 2020 con picchi ad aprile e maggio proprio per via delle pesanti restrizioni imposte dalla pandemia. Ma non solo, perché alcune misure di contenimento, come il divieto di assembramenti o il numero massimo di persone in caso di eventi, hanno comunque riguardato l’intero 2020 e si sono protratte lo scorso anno. Si potrebbe leggere il dato anche in un altro modo: nonostante le difficoltà, le limitazioni, l’impossibilità di vivere la grande festa a lungo sognata, oltre 2mila coppie hanno deciso di «certificare» il loro amore.
I numeri
Se analizziamo il dato nel dettaglio i dati Istat, per quanto riguarda la città nel 2020 sono stati celebrati 301 matrimoni, 55 religiosi e 246 civili;l’anno precedente erano stati 467 totali, 160 in chiesa e 307 in municipio. Passando invece in provincia, nel 2020 si sono celebrati 1.780 matrimoni, 406 religiosi e 1.374 civili; l’anno precedente erano stati 3.027, 1.139 in chiesa e 1.888 in municipio. I matrimoni totali celebrati nel 2020 sono quindi 2.081 (l’anno prima 3.494), 461 in chiesa (contro i 1.299 del 2019), 1.620 in municipio (l’anno precedente erano stati 2.195). Se confrontiamo l’anno più orribile della nostra storia recente con il 2010 vediamo che i matrimoni religiosi sono crollati passando da 2.112 a 461, mentre quelli civili erano 1.619 dieci anni fa e sono stati 1.620 l’anno 2020. Va ribadito ancora una volta che il 2020 non può essere valutato in termini puramente statistici, molti matrimoni religiosi «saltati» nel 2020 si sono celebrati l’anno scorso, ma su questo fronte non si hanno ancora dati definitivi.
Un altro dato che fotografa l’evoluzione della società, sempre analizzando i dati della città, nel 2019 su 467 matrimoni 147 erano con stranieri, nel 2020 sono passati a 122 su 301, lo scorso anno sono stati 111 su un totale di 401, quindi uno su quattro.
La fotografia nazionale: la ripresa del 2021
Se invece allarghiamo lo sguardo a tutta l’Italia, vediamo che quasi 1 matrimonio su 5 vede poi almeno uno sposo straniero: nel 2020 sono state celebrate 18.832 nozze con almeno uno sposo straniero, in diminuzione del 44,9% rispetto all’anno precedente.
Proseguendo l’analisi a tutta l’Italia, la pandemia ha indotto moltissimi, soprattutto giovani, a rinviare le nozze, in un anno sono quasi dimezzate: nel 2020 sono stati celebrati infatti 96.841 matrimoni, 87mila in meno rispetto al 2019 pari al -47,4%. In forte calo a causa del Covid anche le unioni civili, le separazioni e i divorzi: le prime, tra partner dello stesso sesso, sono scese del 33%, le separazioni del 18% e i divorzi del 21,9%. Nel primi 9 mesi del 2021, secondo i dati provvisori, si registrano buoni segnali di ripresa: i matrimoni infatti sono raddoppiati rispetto allo stesso periodo del 2020. Questa ripresa delle nozze, tuttavia, non è sufficiente a recuperare quelle perse nel 2020. Confrontando, infatti, i primi nove mesi del 2021 con lo stesso periodo pre-pandemico la variazione resta negativa (-4,5%). La tipologia di matrimonio più in ripresa è quella dei primi matrimoni religiosi. Questi risultano infatti più che quadruplicati (+228%) ma l’aumento del 2021 non riporta ai livelli pre-pandemici.
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