Materiale edile illegale dall'Albania, azienda bresciana nei guai
![Il controllo è stato eseguito dagli uomini della Guardia di Finanza, oltre che da Agenzia delle Dogane](https://api.gdb.atexcloud.io/image-service/view/acePublic/alias/contentid/18pqlf6hczzxcqxd2ca/0/il-controllo-e-stato-eseguito-dagli-uomini-della-guardia-di-finanza-oltre-che-da-agenzia-delle-dogane.webp?f=16%3A9&w=826)
C’è anche una società con sede a Brescia tra le tre finite nel mirino dei funzionari dell'Agenzia Dogane e Monopoli (Adm) e dei militari della Guardia di Finanza, che - durante delle ispezioni al porto di Ancona - hanno individuato, all'interno di tre camion sbarcati da una motonave proveniente dall'Albania, un ingente quantitativo di materiale da costruzione. Si tratta di cemento, malta, vernici e reti metalliche per l’edilizia, importati da tre società italiane, tra cui appunto la bresciana, che è risultato non essere in regola con le normative vigenti. I controlli hanno portato al sequestro amministrativo di oltre 68 tonnellate di materiale da costruzione, e all'applicazione della sanzione pecuniaria da 10mila euro a 250mila euro nei confronti dei rappresentanti legali delle società importatrici, con sede nelle provincie di Monza Brianza e Brescia.
Alcuni dei prodotti erano privi della marcatura CE oltre che dell'indicazione dei dati identificativi dell'importatore italiano, mentre in altri il marchio apposto e registrato dalla società italiana non era accompagnato, come previsto, da un'appendice informativa utile ad individuare agevolmente l'effettiva origine del prodotto.
«L'uso di marchi di aziende italiane su prodotti o merci di importazione senza che sia indicato con caratteri evidenti il Paese o luogo di fabbricazione o produzione e, in generale, l'errata informazione sull'origine delle merci, danneggiano sia le corrette dinamiche del mercato, sia i cittadini che vengono tratti in inganno circa la reale provenienza dei prodotti acquistati» sottolineano Adm e Gdf.
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