Mascherine e distanza: non tutti sono pronti a ritornare in disco

Via libera dal 10 luglio per le discoteche, ma norme e costi inducono qualcuno ad aspettare settembre
Un'immagine scattata al Molo, a Brescia, la scorsa estate
Un'immagine scattata al Molo, a Brescia, la scorsa estate
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Scatenarsi in pista tenendo due metri di distanza, indossare sempre la mascherina e mettersi in fila indiana per ritirare il proprio cocktail al bar. Non è propriamente uno scenario da «Febbre del sabato sera», quello che si prospetta alla riapertura delle discoteche e dei locali da ballo (solo se dotati di spazi all’aperto), prevista dal 10 luglio come da ordinanza della Regione Lombardia.

La voglia di ripartire c’è, per un settore che è stato tra i più penalizzati, con oltre quattro mesi di serrata. Ma tanta è, anche, la paura. Così qualcuno non aprirà, in attesa di tempi migliori. Come il Florida di Ghedi: «Non apriamo in queste condizioni - dichiara il titolare Tiziano Scalvenzi -. Il distanziamento non favorisce i balli di coppia. Dobbiamo programmare le serate almeno uno-due mesi prima e, allo stato attuale, non è possibile». Perciò Scalvenzi ha deciso di posticipare a settembre quando, si spera, i contagi saranno diminuiti e le regole allentate.

Riaprirà sabato 11 luglio, invece, il Paradiso in città, di Claudio e Claudia Correnti. «Ci siamo organizzati, anche facendo corsi al personale. Ce la metteremo tutta. Abbiamo sofferto in  questi mesi: non ci nominavano quasi mai, come fossimo un mondo sommerso» sottolinea Claudia. Partirà il 16 luglio anche il Molo di via Sorbanella (ex Cantinaccia) ritrovo apprezzato dai giovanissimi. «Abbiamo fatto tutte le valutazioni interne. Non possiamo più stare fermi - puntualizza l’amministratore Antonio Gregori -: la nostra è un’azienda. Impiegheremo più forze di sicurezza e prenotazioni online».

L’attesa di tornare alla «dolce vita» delle notti gardesane, pur con le dovute precauzioni, finirà il 10 luglio, quando il Sestino Village di Lonato tornerà a brillare con musica, ballo, spettacoli dal vivo. Puccio Gallo, che lo gestisce col socio, l’attore Jerry Calà, a fine mese rimetterà in pista anche il Sestino Beach di Rivoltella, location molto amata dai «nostalgici» dello storico Sesto Senso. «Stavamo lavorando meravigliosamente, quando è arrivata questa tragedia - racconta Puccio -. Ora ci siamo attrezzati per rimettere in moto l’attività. Però vorrei specificare che noi, che abbiamo licenze e stiamo attenti alle regole, siamo super controllati, mentre poi ci sono spiagge, bar... dove fanno quel che gli pare».

A tracciare un bilancio generale è Domenico Zucchi, presidente provinciale Silb, l’associazione delle imprese d’intrattenimento ballo e spettacolo e titolare del Plaza di Roè Volciano: «Questa pandemia ci ha colpiti profondamente, in piena stagione. Sono saltati tutti gli impegni, la programmazione, i piani di sviluppo. Perdere tutti questi mesi significa compromettere un’annualità. Adesso finalmente sembra che ci siano le condizioni per aprire, nonostante i timori per ipotetiche nuove ondate del contagio, che possono danneggiare anche dal punto di vista psicologico la clientela. Chi viene a ballare ha bisogno di svago e serenità».

Zucchi rimarca che nonostante il fermo le imprese «non hanno avuto nessuna agevolazione. Abbiamo dovuto continuare a pagare tutto: affitti, tasse... E la cassa integrazione per i dipendenti non arrivava». Sulle linee guida regionali, il presidente esprime perplessità, in quanto «non sostenibili per attività di pubblico spettacolo, fatta anche di socialità e tranquillità». Perciò «stiamo sollecitando la Regione perché intervenga con qualche modifica», annuncia Zucchi in riferimento anche al divieto di ballare in coppia esteso «ai congiunti e a chi ha rapporti continuativi». «Una visione lontana anni luce dalla realtà. Speriamo che la Lombardia si adegui a direttive di buon senso, come accade in altre regioni».

 

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