Mascherine, diritto o dovere?
So di non condividere - qui - una sensibilità molto diffusa, ma confesso di aver seguito con crescente fastidio le polemiche sollevate un po’ ovunque in Italia da gruppi di genitori che alla ripresa della scuola lamentavano: «Gli istituti, il ministero, lo Stato non hanno fornito per i nostri ragazzi mascherine in quantità adeguata». Provo a far luce sulle due ragioni del mio fastidio.
La prima è quantitativa. Un pacchetto di 50 mascherine chirurgiche va in commercio normalmente al costo di 15-20 euro, ma io l’ho trovato anche a 5. Nella peggiore delle ipotesi 30-40 centesimi al giorno. Poi vedo i ragazzi dalle medie in su che hanno tutti - giustamente - il cellulare con traffico dati, che nelle loro famiglie si guarda - giustamente - Sky o Netflix, che spesso i loro papà - giustamente - girano la domenica in moto o scooter, che i loro nonni si tengono in forma - giustamente - con bici da corsa. E mi chiedo quale peso reale siano 40 centesimi al giorno.
La seconda ragione di fastidio è culturale: la mascherina è solo un mio diritto (tutela la mia salute) o anche un mio dovere (tutela la salute del mio prossimo)? Non so se uno Stato debba per forza fornire mascherine anche a chi sia in grado di acquistarle da solo. So per certo che dovrebbe multare chi non le porta.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato