Mario Maviglia va in pensione a fine anno

Il primo ottobre ha compiuto 46 anni di attività nella scuola e per la fine di quest’anno solare prospetta l’uscita
Protagonista. Mario Maviglia
Protagonista. Mario Maviglia
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Il primo ottobre ha compiuto 46 anni di attività nella scuola e per la fine di quest’anno solare prospetta l’uscita, con il pensionamento. Mario Maviglia è «provveditore» a Brescia dal 2013, ma il legame con il nostro territorio è di ben più vecchia data.

Calabrese d’origine, nato nel 1952, il dirigente «in reggenza» dell’Ufficio scolastico territoriale ha costruito, dopo la laurea in Pedagogia a Torino, un curriculum importante attraversando, sul terreno dell’istruzione, stagioni d’impegno nel nostro Paese per l’innovazione del sistema e le sperimentazioni didattiche. Maestro elementare per un decennio, dal 1971 al 1981 con incarico iniziale a Milano, Mario Maviglia è stato successivamente direttore didattico a Villa Carcina e dal 1991 è entrato a far parte del team degli ispettori tecnici, con sede fino al 2008 nella stessa palazzina di via Sant’Antonio, a Mompiano, dove è tornato da dirigente nel 2013.

«La scuola bresciana è una realtà viva, con una tradizione pedagogica di rilievo, ben radicata nel territorio», aveva detto al momento dell’assunzione del nuovo incarico, aggiungendo un elogio per l’attenzione degli enti locali nei confronti delle istituzioni educative: apprezzamenti che ha sono stati confermati anche in occasioni pubbliche recenti. Molti sono gli incarichi assunti nel tempo a livello ministeriale, con la partecipazione a gruppi di lavoro su diversi temi: della disabilità e dell’inclusione scolastica, dello sviluppo della scuola dell’infanzia, della valutazione e della revisione dei curriculum.

Numerose sono le pubblicazioni di Mario Maviglia: oltre ai libri, gli articoli su riviste pedagogiche. Nominato dirigente dell’Ufficio scolastico di Brescia nell'estate del 2013, Mario Maviglia (che risiede in Franciacorta, a Rodengo Saiano) ha mantenuto l’incarico «in reggenza» a partire dal 2015, unitamente al titolo di direttore del Coordinamento regionale dei dirigenti tecnici, con impegno ripartito tra le due sedi di Milano e Brescia. Nella facoltà di Scienze della formazione dell'Università Cattolica del Sacro Cuore insegna, in qualità di docente a contratto, Metodi e strumenti per la sperimentazione educativa. A margine si possono ricordare una passione per la musica e una pagina Facebook sempre aggiornata e frequentata.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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