Marcia per l'ambiente: Basta Veleni chiama a raccolta i bresciani
Il disastro ambientale della Caffaro, le discariche disseminate in tutto il territorio, oltre a quelle che ancora devono arrivare, l’inceneritore «sovradimensionato», le scorie radioattive ferme in otto siti bresciani, le lunghe mani delle ecomafie.
Sono alcune delle motivazioni che domenica 27 ottobre porteranno Basta Veleni a manifestare per la salvaguardia dell’ambiente a Brescia. Alle 14.30 l’organizzazione ambientalista si ritroverà in piazzale Arnaldo per una marcia che attraverserà le vie del centro per raggiungere piazza Paolo VI.
Lo slogan scelto è #iononfacciofintadiniente. «L'ambiente di Brescia e della sua provincia è pesantemente compromesso e le conseguenze ricadono su tutte le persone che ci vivono», dicono i promotori.
Oltre alle ragioni citate all’inizio, gli ambientalisti ricordano come Brescia sia maglia nera per la qualità dell’aria e presenti un pesante inquinamento della falda e delle acque superficiali. Basta Veleni sottolinea come nel Bresciano l’incidenza dei tumori maligni sia in aumento, al contrario di quanto accade nel resto d’Italia, e riporta alla luce casi eclatanti dal punto di vista sanitario, come l’epidemia di legionella le cui cause non sono mai state chiarite.
La manifestazione serve a chiedere alle istituzioni una moratoria che blocchi tutte le discariche e gli impianti impattanti, con chiusura della terza linea dell’inceneritore e avvio di una strategia rifiuti zero; la decarbonizzazione degli impianti bresciani, a partire dalla centrale di A2A, per puntare all’utilizzo fonti di energia pulita per case, trasporti, agricoltura e industria; lo stop alla cementificazione e all’escavazione del territorio; il blocco delle grandi opere come autostrada della Valtrompia e maxidepuratore del Garda, ritenute inutili.
Queste le motivazioni dei promotori, che proporranno anche momenti informativi a conclusione della manifestazione. «Marciamo perché vogliamo, iniziando da noi stessi, un nuovo stile di vita: sobrio nei consumi e nei trasporti, virtuoso nella gestione dei rifiuti, attento al rispetto di ogni vita, partecipe della vita sociale e attento alla salute dell'ambiente partendo dal livello locale con un presidio attivo del territorio, a quello globale per contribuire alla sostenibilità presente e futura del pianeta Terra».
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