Marcia della pace, oltre 800 in cammino tra speranza e impegno
Bambini, famiglie, donne e uomini tutti insieme avvolti da bandiere e striscioni arcobaleno per testimoniare una presenza fisica e concreta in corteo in un momento storico nel quale la necessità di pace diventa drammaticamente urgente. Oltre 800 i partecipanti al tradizionale appuntamento organizzato dalle Acli bresciane nella Giornata mondiale della pace istituita da Paolo VI nel 1968.
Un flash-mob itinerante (per un percorso di quattro chilometri) che da Caionvico si ferma alla prima stazione di posta della pace: il santuario della Madonna di Valverde. Qui il saluto degli amministratori locali ai partecipanti, prima della ripartenza verso la destinazione finale: il convento francescano di Rezzato. Le suore francescane dell'Immacolata, ramo femminile della famiglia religiosa, hanno eccezionalmente aperto le porte della struttura di clausura accogliendo i marcianti con parole di speranza e di ringraziamento per l’impegno in favore della pace.
La conclusione degli interventi è stata affidata al presidente del consiglio comunale Roberto Rossini, che traendo spunto dal messaggio di papa Francesco ha riflettuto sulle relazioni tra intelligenza artificiale e pace. Il già presidente nazionale della Acli ha auspicato che tutti sappiano «trovare spazi di pace anche dove sembra impossibile».
Una giornata che si è conclusa in un momento conviviale offerto dalle suore, con lo sguardo verso il monte Fieno e godendo del primo suggestivo tramonto del 2024.
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