Marcia della Pace, Brescia e Bergamo si abbracciano simbolicamente a Palazzolo

Poco dopo le 15 le quasi 5mila persone si sono incontrate al ponte Sara Giusi: presenti tra gli altri don Luigi Ciotti e Cecilia Strada
IN MARCIA PER LA PACE
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«Pace, pace, pace» grida la folla mentre il fondatore di Libera, don Luigi Ciotti, saluta e abbraccia i sindaci bresciani e bergamaschi, alla base del ponte Sara Giusi a Palazzolo.

L'incontro sull'Oglio

Sono le 15.09 e i due cortei della Marcia per la Pace si sono appena incontrati. Quasi 5.000 persone partite sei ore prima da Bergamo e Brescia. Tante bandiere arcobaleno, musica, magliette che dicono basta alla guerra. E decine di sindaci bresciani e bergamaschi. I due cortei sono arrivati quasi insieme poco dopo le 15. Abbraccio, saluti, sventolio di bandiere e striscioni. Poi tutti al vicino Parco Metelli per parole e musica.

Con i discorsi, fra gli altri, di don Ciotti, don Fabio Corazzina, Cecilia Strada, la figlia di Gino Strada, fondatore di Emergency, di cui lei stessa è stata per anni presidentessa. Ben prima dell'arrivo dei due cortei piazzale Papa Giovanni XXIII a Palazzolo era già gremito di persone in attesa. Canti, balli, giochi. Una festa nel nome della pace.

  • Marcia della Pace: l'arrivo a Palazzolo
    Marcia della Pace: l'arrivo a Palazzolo
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    Marcia della Pace: l'arrivo a Palazzolo
  • Marcia della Pace: l'arrivo a Palazzolo
    Marcia della Pace: l'arrivo a Palazzolo

«Bellissima questa manifestazione. Le istituzioni di due città che si uniscono per la pace e portano con loro migliaia di cittadini» sono state le parole di don Ciotti a Palazzolo. «Serve una forte rivolta delle coscienze per spingere alla pace in Ucraina ma non dobbiamo dimenticare le altre 59 guerre. Eventi come questa marcia sono segni importanti, donne e uomini stanchi di discorsi. Intanto si continua a sparare, ad ammazzare, continua il dolore di madri, padri, figli di tutte le parti coinvolte nelle guerre».

La partenza da Brescia

LA MARCIA CHE UNISCE

Un serpentone colorato e pacifico con in testa alcuni sindaci e amministratori bresciani. La Marcia per la pace che nell'anno della Capitale della Cultura unisce Brescia e Bergamo è partita puntuale dal capolinea della linea tre del Villaggio Badia quando era trascorso un quarto d'ora dalle nove.

Ad aprire il corteo, con tamburi e abiti in colori vivaci, un gruppo di ragazzi giunti appositamente da Scampia, grazie al gemellaggio con l'associazione Kaki Tree project che consegna in Italia e nel mondo piantine figlie dell'albero di cachi sopravvissuto miracolosamente alla bomba atomica di Nagasaki.

  • Marcia della Pace Bergamo-Brescia, la partenza dalla Mandolossa
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  • Marcia della Pace Bergamo-Brescia, la partenza dalla Mandolossa
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Voci dalla marcia

«Pace è fratellanza» dicono i giovani di Scampia. C'è anche un gruppo su due ruote, che porta il testimone di Paciclica e Percorri la pace. C'è chi alla Marcia partecipa per la prima volta. «É importante portare un messaggio di pace in un momento in cui anche in Europa c'è una guerra», ci dicono due signore. Il serpentone esce dai confini della città. Marcia verso la metà palazzolese dove arroverà nel primo pomeriggio.
 

Partenza da Bergamo

  • Marcia della Pace, la partenza da Bergamo
    Marcia della Pace, la partenza da Bergamo
  • Marcia della Pace, la partenza da Bergamo
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  • Marcia della Pace, la partenza da Bergamo
    Marcia della Pace, la partenza da Bergamo
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    Marcia della Pace, la partenza da Bergamo
  • Marcia della Pace, la partenza da Bergamo
    Marcia della Pace, la partenza da Bergamo

A dominare il colpo d'occhio sono le bandiere arcobaleno, in un clima di festa generale, tra musica, rulli di tamburi, giocoleria e voglia di condividere. E la marcia prende il via proprio come avvenuto a Bergamo mezz'ora prima visto che il tragitto è più lungo: anche nella Città dei Mille, altre migliaia di partecipanti si sono messi in cammino dalla Casa dello Sport di via Gleno quando erano le 8.30. A guidare le migliaia di camminatori il sindaco di Bergamo Giorgio Gori e altri primi cittadini. 

Insomma, è entrata nel vivo dalle opposte sponde dell'Oglio la Marcia della Pace, che nel primo pomeriggio vedrà unirsi i due serpentoni umani a Palazzolo: un atto simbolico ma concreto, fatto di passi e di chilometri, per lanciare un messaggio condiviso da un palcoscenico importante come quello della Capitale della Cultura.

Il percorso

Il percorso del tratto bresciano della marcia della pace, dalla Leonessa a Palazzolo - © www.giornaledibrescia.it
Il percorso del tratto bresciano della marcia della pace, dalla Leonessa a Palazzolo - © www.giornaledibrescia.it

I promotori di «Bergamo Brescia in cammino» hanno definito nei minimi dettagli il tracciato che oggi migliaia di bresciani e bergamaschi (ma non solo) stanno compiendo per ritrovarsi a Palazzolo. Sono 23 i km che affronteranno quanti saranno in cammino tra Brescia e Palazzolo, qualcosa in più per chi avanza in senso contrario da Bergamo. Dieci i comuni uniti idealmente nella nostra provincia dai passi della pace, che si susseguiranno principalmente lungo la ex Statale 11 Padana superiore e lungo la ex Statale 573 nell'ultimo tratto: oltre al capoluogo (ore 9.15), dopo i brevi tratti a Roncadelle e Gussago, saranno toccati Castegnato (ore 10.15), Ospitaletto (ore 11), Cazzago (ore 11.40), Rovato (ore 12.30), Coccaglio (ore 13), Cologne (ore 14) e infine appunto Palazzolo, con l'arrivo fissato idealmente sul ponte Sara Giusi per le 14.30.

Bergamo e Brescia in marcia per la Pace: la partenza da Brescia

Da Bergamo, invece, la marcia partita tre quarti d'ora prima vista la distanza maggiore di circa 27 km dal Palacreberg, tocca Gorle, Scanzorosciate, Torre dei Roveri, Albano Sant'Alessandro, Brusaporto, Bagnatica, Costa di Mezzate, Bolgare, Telgate per raccordarsi con la parte bresciana sul medesimo ponte palazzolese.

Il programma

IN MARCIA PER LA PACE

Alfieri della pace, a guidare la riflessione e l'entusiasmo dei camminatori giunti dai due poli della Capitale della Cultura, saranno dalle 16.30 alle 19.30 al parco di Palazzolo Don Luigi Ciotti (sacerdote fondatore di Libera), Cecilia Strada (figlia di Gino Strada, fondatore di Emergency di cui lei stessa è stata per anni presidentessa), Martina Pignatti (direttrice dei Programmi di cooperazione Un ponte per…), Don Fabio Corazzina (già coordinatore nazionale di Pax Christi), Flavio Lotti (organizzatore dal 1995 della Marcia PerugiAssisi della pace e della fraternità e promotore di molte altre iniziative nel nome della pace) con le note della band bresciana (ma dal successo nazionale) Le Endrigo, e dei Mercanti di Liquore, altra band lombarda attiva sul fronte della musica autoriale e acustica.

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