Maratona di New York, l'arrivo dei bresciani
42 km (26,2 miglia) di emozioni. Sono quelle provate lungo il percorso della maratona più iconica del mondo: quella di New York. Lo spettacolo della gara è stato seguito anche dalla folla di oltre 3 milioni di persone che hanno incitato i runner per tutto il tragitto.
Tra le schiere di sportivi - cinquatatremila erano gli iscritti, 2mila gli italiani - anche moltissimi bresciani di cui abbiamo provato a raccontare le storie in questi ultimi giorni di avvicinamento. Molti dei quali, proprio oggi, hanno deciso di renderci partecipi anche dell'arrivo al traguardo. La partenza era alle 15, ora italiana, ed ecco le prime testimonianze dei bresciani che hanno concluso la gara.
La foto di Monica Corradi che bacia la medaglia a Central Park racchiude un concentrato di suggestioni: l'impresa superata e la soddisfazione di avercela fatta. La runner bresciana ci aveva aveva raccontato la sua partecipazioni inviandoci alcune foto dei momenti salienti dell'attesa. Ora la ritroviamo al termine della corsa a godersi un momento indimenticabile.
Tutti al traguardo anche gli atleti della Asd Libertas Vallesabbia, capitanati da Paolo Salvadori (nella foto in apertura). Ed è proprio il gavardese che si fa testimone dell'emozione infinita provata correndo per le vie di New York: «Esperienza unica. Un runner deve farla nella sua vita. Più di un milione di persone sul percorso. Uno stadio lungo 42195 metri. Uno stadio pieno di persone».
Ritroviamo al traguardo anche Massimo Prandelli da Brescia che ha scelto NY per il suo battesimo sui 42 chilometri. Un esordio che, a giudicare dal sorriso, sembra essersi concluso nel migliore dei modi.
Altro sorriso, altro bresciano: Gabriele Trebeschi che per l'occasione - anche in questo caso una prima volta - sfoggia per le via di New York una maglietta inconfondibilmente bresciana con una Leonessa ruggente che fa da sfondo al pettorale della corsa.
Ha corso con un pensiero speciale nel cuore Franco Baiguera, che ha dedicato la maratona a due ragazzi che non ci sono più, Federico Gozio e Stella Mutti, morti in incidenti stradali. Dopo un infortunio al 12esimo chilometro, Baiguera non ha desistito ed è riuscito «con quel pizzico di pazzia che un maratoneta ha proprio nel Dna» a tagliare il traguardo.
Un compleanno molto speciale quello di Simona Menni da Pompiano, che ha festeggiato correndo la maratona i suoi 50 anni. «Penso di aver versato più lacrime che sudore. Un'emozione indescrivibile».
Questione di famiglia per la famiglia Pescini di Montichiari: papà Fraco ha corso insieme alle figlie Maria Pia e Maria Vittoria.
Soddisfazione al traguardo anche per Marco Boni di Capriolo.
Ecco la foto «di rito» anche per Gianluca Gabriele, fatta un minuto dopo l’arrivo.
«"Ma chi te l’ha fatto fare?!?": me lo son chiesto un paio di volte (forse tre) anche io - scrive Gianluca -, ma a chi non corre (…e rispetto a chi corre davvero io “corricchio”..) risulta difficile far capire cosa si prova in una manifestazione come questa, unica al mondo credo tra le maratone. Me l’hanno fatto fare le lacrime di gioia misto commozione che mi son scese 4/5 volte durante la gara. O l’inno nazionale americano cantato prima della partenza con 30.000 persone in silenzio assoluto. O ancora dare il 5 a dei bambini che si sporgono tra la folla per poterti toccare come se fossi il papa e i loro genitori che ti incitano come non mai e ci sono per ogni dannato kilometro, e ti sostengono.
Me l’ha fatto fare la pacca sulla spalla di un corridore che mi ha visto in difficoltà: "hey, don’t give up man, it’s almost finish" e che dopo 2km ho ribeccato io, restituendo la pacca. Ma soprattutto me l’hanno fatto fare le persone che mi stanno vicino, il sapere che un gruppo di pazzi mi stava seguendo tramite il traking, i miei genitori aggiornati in tempo reale da loro (anche perché il traking per loro è probabilmente una cosa da mangiare ;-), il sapere che all’arrivo c’era mio figlio ad aspettarmi..e soprattutto dall’altra parte del mondo c’era Claudia, immensa come sempre, unica con un cuore gigante a darmi forza!»?
I vincitori
In una città dai colori autunnali, ma con una temperatura insolitamente calda, oltre 20 gradi che hanno reso la corsa più difficile per gli atleti, ma piacevole per gli spettatori, a trionfare sono stati due atleti del Kenya. Per le donne, con un tempo di 2 ore, 23 minuti e 23 secondi, si è affermata la 28enne Sharon Lokedi, alla sua prima maratona nella città. Per gli uomini, in 2 ore, 8 minuti e 41 secondi, ha vinto il 33enne Evams Chebet che ad aprile aveva vinto anche la maratona di Boston.
Raccontaci la tua maratona
Sei tra i bresciani che hanno corso la Maratona di New York 2022? O tra gli accompagnatori? Inviaci una tua breve testimonianza attraverso un’email all’indirizzo gdbweb@giornaledibrescia.it o tramite WhatsApp al numero 3895424471, allegando anche foto e video dei momenti che stai vivendo nella Grande Mela.
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