Manuela, «Le mie immagini determinanti per risolvere il caso»
Mentre Fabrizio Pasini si godeva il settimo giorno di vacanza in Sardegna, a Brescia gli inquirenti firmavano la svolta nelle indagini sul delitto di Manuela Bailo.
C’è una data chiave nel caso della ragazza di Nave uccisa dall’amante, che dopo aver confessato ha fatto trovare il cadavere nelle campagne di Azzanello, nel Cremonese. Giovedì 9 agosto.
Quando i carabinieri scoprono la presenza di alcune telecamere di videosorveglianza installate nel giardino di una bifamiliare in via Alighieri ad Ospitaletto.
L’abitazione proprio davanti alla casa dei genitori di Fabrizio Pasini, dove Manuela è stata uccisa.
«Dopo l’arresto mi hanno detto che quelle immagini sono state determinanti» racconta Fabio, il proprietario dell’impianto di videosorveglianza privata.
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