Maniero: «Non sai con chi stai, io comandavo 500 persone»

L'ex boss della mala del Brenta, arrestato a Brescia, avrebbe tra le altre cose costretto la compagna a fare flessioni sotto minaccia
Felice Maniero in una fotografia del '93 relativa al suo arresto a Capri - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Felice Maniero in una fotografia del '93 relativa al suo arresto a Capri - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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«La donna era vittima di violenze fisiche e verbali diventate ormai quotidiane. Temeva le reazioni del compagno». Lo scrive il gip di Brescia Luca Tringali nell'ordinanza di custodia cautelare chi ha portato in carcere Felice Maniero, l'ex boss della Mala del Brenta accusato di maltrattamenti nei confronti della compagna.

Nell'ordinanza sono riportate alcune minacce che Maniero avrebbe pronunciato nei confronti della donna, con la quale ha una relazione del 1993. L'avrebbe obbligata a fare flessioni gridando «colonnello 100 flessioni» e durante un litigio, minacciando di picchiare la donna, Maniero avrebbe detto: «Non sai con chi ti sei messa, io comandavo 500 persone».

Agli atti dell'inchiesta c'e un certificato di accesso al pronto soccorso il 21 maggio scorso quando la compagna di Maniero avrebbe manifestato agitazione e paura. Non ci sono però certificati medici in grado di certificare episodi di violenza fisica. «La donna non romanza e i suoi racconti sono circostanziati e precisi» scrive il gip di Brescia che ritiene credibile la compagna 47enne di Maniero che da luglio si trova in una comunità protetta.

Le contestazioni riguardano gli ultimi tre anni della coppia. Per il gip bresciano il carcere è l'unica misura idonea perché «sarebbe illusorio il deterrente del braccialetto elettronico».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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