Mandata nuda nel bosco, condanna ridotta per il fidanzato
Ha ottenuto una riduzione della condanna da due anni a sei mesi a due anni e, dopo il pronunciamento della corte d’Appello, il suo legale ha preparato una istanza di revoca degli arresti domiciliari.
Si alleggerisce il conto con la giustizia di Jonathan Satta, il 25enne di Pompiano che era accusato di aver rapito la fidanzata e averla poi costretta a camminare nuda nel bosco e ad inginocchiarsi per chiedere perdono per fatti accaduti nel marzo del 2021. Nel processo di primo grado l’accusa era già stata riqualificata in violenza privata e lesioni ed erano state contestate le aggravanti di aver commesso il fatto contro una persona convivente, per essere recidivo nel comportamento, per aver agito con crudeltà e per aver agito in continuazione con il reato di violenza privata.
Nell’istanza di appello gli avvocati Andrea Cavaliere e Gianfranco Trullu avevano chiesto che fossero riconosciute le attenuanti, che fossero escluse le aggravanti e che fosse rideterminata la pena. Nel processo d’Appello le attenuanti non sono state riconosciute ma la pena è stata rideterminata: Satta si trova agli arresti domiciliari dal marzo del 2021 ed ha già scontato 16 dei 24 mesi complessivi che gli ha inflitto il tribunale
. Nel corso del processo di primo grado la fidanzata di Satta e persona offesa dai reati contestati aveva ritrattato tutto e aveva spiegato di essersi inventata tutto in un momento in cui era molto arrabbiata perchè il fidanzato voleva andare via di casa. Un cambio di rotta che non aveva convinto i giudici che infatti avevano condannato il ragazzo e inviato gli atti alla Procura perchè si valutasse la falsa testimonianza. Le indagini su quel fascicolo sono chiuse e a breve si conoscerà la data dell’udienza.
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