Mancano asili nido, il Comune apre la «sezione primavera»

Alla scuola dell'infanzia «Tadini» di via Gadola dieci posti riservati a bimbi tra i 2 e i 3 anni con rette più basse
TADINI: LA "SEZIONE PRIMAVERA"
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Diminuiscono le nascite, ma «scoppiano» gli asili nido. A Brescia i fiocchi rosa e azzurri nel 2017 sono stati quasi 1.500, una settantina in meno rispetto al 2016, mai così pochi dal 1995 (in cui però non si poteva contare sul doping alla natalità generato dall’immigrazione). Per contro, i bambini negli asili nido (comunali, convenzionati e, in minima parte, privati) sono passati da 690 nel 2015 a 926 nel 2017.

È il paradosso della ripresa economica: più lavoro e meno tempo per accudire i figli, associato all’innalzamento dell’età media, con nonni spesso troppo anziani per fare da babysitter. I 27 nidi cittadini coperti dal servizio pubblico non riescono a soddisfare completamente la domanda delle famiglie. «Arriviamo a coprire il 60-70% - ha detto la responsabile del Settore Servizi per l’Infanzia del Comune di Brescia Anna Maria Finazzi -, un 20% si rivolge ai privati e i restanti rimangono in lista d’attesa. Le criticità maggiori si riscontrano nei quartieri della zona nord e per le famiglie con bambini dai due anni in su».

Per alleviare tale bisogno, la Loggia ha messo in campo un nuovo servizio: a partire da settembre, Brescia avrà la sua prima sezione primavera comunale, una sorta di corridoio tra nido e scuola dell’infanzia, che accoglie bambini dai 2 ai 3 anni. Il progetto si concretizzerà all’interno della scuola dell’Infanzia Tadini, in via Gadola, e accoglierà 10 bambini selezionati dalle liste d’attesa per i nidi. Il progetto. «L’idea è venuta dopo aver chiuso le graduatorie per gli asili nido - ha spiegato l’assessore ai Servizi sociali Marco Fenaroli, presentando l’iniziativa insieme a Finazzi e alla coordinatrice asili nido del Comune di Brescia Aurora Pesci -. Abbiamo contattato le famiglie dei piccoli di età compresa tra i 24 e i 36 mesi presenti nella lista d’attesa e in un solo giorno abbiamo completato la sezione, con tutte risposte positive. Segno che a Brescia la richiesta di servizi educativi è molto forte».

La sezione primavera, facente parte del carnet di offerte formative 0-6 anni introdotte nel 2015 con la riforma della Buona scuola, si caratterizza per un maggiore livello di autonomia dei piccoli e rette più basse rispetto al nido. Nello specifico, la contribuzione richiesta alle famiglie, comprensiva della quota pasti, andrà da un minimo di 64 euro a un massimo di 305, a seconda della fascia Isee. La struttura di via Gadola, adiacente al nido Girasole, è ora in fase di riqualificazione (22mila euro i fondi stanziati dal Comune), per adeguare due delle quattro sezioni della Tadini (non più attive per mancanza di iscritti) ai bisogni del neonato progetto educativo. Per l’anno educativo 2019/2020 tutti potranno fare richiesta d’iscrizione ed è stato ipotizzato un aumento del numero di posti disponibili.

 

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